una fogliata di libri

Amatissimi

Gaia Montanaro

La recensione del libro di Cara Wall, Fazi, 382 pp., 18,50 euro

Lo studio non genera saggezza, l’analisi non produce comprensione. Solo l’empatia ci permette di vedere con chiarezza. Solo la compassione porta con sé il cambiamento duraturo”. Charles sente queste parole pronunciate per la prima volta ad Harvard, dove studia storia come suo padre – docente nella stessa università – indirizzato verso un destino accademico che sembra già segnato. Tra le aule che frequenta negli anni Cinquanta incontra Lily e se ne innamora. Intellettuale, elegante e un filo algida, Lily ha un passato doloroso alle spalle e, soprattutto per i lutti che l’hanno colpita, si professa atea. E’ questo il punto che apparentemente divide più di tutti la coppia e che ha un peso quando Charles decide di diventare ministro di culto di una chiesa presbiteriana di New York. La stessa sorte attende anche James, di famiglia umile e con un padre alcolista: anche lui dovrà occuparsi della parrocchia. Arriva in città con la moglie Nan, fervente credente e donna dai sani e chiari princìpi. Quattro esseri umani, con punti di tangenza e punti di totale disunione, che si trovano a dover condividere un destino comune, a essere faro per una comunità del Greenwich Village, a vivere una vita comune, esponendo agli altri gioie e dolori.

 

Ma soprattutto a condividere la ricerca spasmodica di un significato e le risposte che si prova a trovare a quelle domande, alcune nascoste – persino a sé stessi – altre evidenti.  Tutti hanno una personale visione di Dio, chi più dialettica, chi più granitica. Ma nessuno può sottrarsi dal chiedersi se Dio esista e se incida nella propria vita. Se abbia un ruolo o si disinteressi dei destini particolari. “Non dobbiamo forse trovare tutti la cosa che ci permette di non avere paura di morire? Di non aver paura di poter continuare a vivere?”.

 

Lily, Nan, Charles e James fanno i conti con queste domande, partendo dall’amore che li lega. Quattro storie di quattro esseri umani, di due coppie speculari che, nel corso di una vita intera, portano a loro modo i pesi l’uno dell’altro. A volte con la consapevolezza della fatica che questo comporta, altre vivendolo come un gesto naturale, quasi scontato. La trama di rapporti che li lega è fatta da fede e amore. Meglio, la fede è una componente del loro amore. E’ in qualche caso ciò che li tiene insieme quando tutto crolla, in altri momenti è ciò che li mette in crisi profonda. Cara Wall, nel suo romanzo d’esordio, ci restituisce il racconto di quattro personaggi, cangianti nelle loro contraddizioni.  Amici che diventano l’un l’altro un luogo sicuro a cui poter tornare, una casa. 

  

Amatissimi
Cara Wall
Fazi, 382 pp., 18,50 euro

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