Astrologica. Saggi e appunti 1908-1929

Rinaldo Censi

Il libro che raccoglie il pensiero di Aby Warburg, Einaudi, 438 pp., 80 euro

Il 25 aprile 1925 Aby Warburg tiene una conferenza presso la Kulturwissenschaftliche Bibliothek di Amburgo, in occasione della commemorazione dello studioso Franz Boll, il rinomato filologo che aveva ricostruito la “Sphaera barbarica” di Teucro lavorando sui simboli astrologici. Insieme a Hermann Usener, un importantissimo specialista di mito e linguaggio e a Franz Cumont, gli studi di Boll hanno avuto molta rilevanza nella formazione e nello sviluppo del pensiero di Warburg. Il testo della conferenza è conservato in un quaderno dalla copertina nera. Si intitola “L’influsso della ‘Sphaera barbarica’ sui tentativi di orientamento nel cosmo in occidente. In memoria di Franz Boll”. Sulla copertina è fissato anche l’ex libris di Boll, composto dal motto: “Per Monstra ad Sphaeram”.

 

La conferenza sembra portare a compimento un percorso sull’argomento astrologico dispiegatosi negli anni, ora raccolto in questo volume curato da Maurizio Ghelardi. Saggi e appunti che riportano l’attenzione su una riflessione prodottasi tra il 1908 e il 1929, non priva di sviluppi, deviazioni, scoperte, grazie anche alla massa di materiali e discipline (filologia, mitologia, antropologia, storia delle religioni, astrologia, filosofia, storia dell’arte) che Warburg ha indagato, incrociato, fino agli ultimi abbozzi di testi qui pubblicati, inediti, dedicati a Giordano Bruno e a una mostra intitolata “La parabola dell’uomo in cielo. Una mostra sull’astrologia per il Deutsches Museum di Monaco di Baviera (1927)” in cui appaiono anche schemi, pannelli con montaggi fotografici che rimandano a quel “Bilderatlas Mnemosyne” su cui Warburg lavorava da tempo. Almeno dalla conferenza del 1925, che – vale la pena ricordarlo – egli aveva sviluppato durante il ricovero nella clinica di Ludwig Binswanger a Kreuzlingen, avvenuto nel 1921 (i primi ricoveri datano 1918). A Kreuzlingen resterà fino al 1924. E proprio lì, smentendo la vulgata comune, egli continua a lavorare al testo della conferenza sulla “Sphaera barbarica”, la cui esposizione fiume nel 1924 viene descritta come una vera e propria performance.

 

Warburg si prende anche il tempo di improvvisare davanti a pannelli con riproduzioni fotografiche di opere d’arte. Devo questa informazione a una nota di Davide Stimilli, curatore di un altro prezioso volume warburghiano che andrebbe consultato insieme ad Astrologica. Si intitola, guarda caso, Per Monstra ad Sphaeram (Abscondita, 2014), titolo complessivo della conferenza tenutasi il 25 aprile per la commemorazione di Boll e, insieme, suo ex libris. Il volume ricostruisce filologicamente, grazie a materiali, lettere, il lavoro che Warburg svolse durante il suo internamento a Kreuzlingen. E viene quasi il dubbio che sia stata proprio la “follia” a permettergli di oltrepassare i limiti classificatori pattuiti tra diverse culture. L’ha pagato a caro prezzo. 


 

Aby Warburg
Astrologica. Saggi e appunti 1908-1929
Einaudi, 438 pp., 80 euro

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