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Terrazzo

Real estate reale. Tutte le manovre immobiliari (ed ecologiche) dei Windsor

Camilla Baresani

Nessuno vuole abitare a Buckingham Palace, neppure i reali. Re Carlo e il principe William preferiscono residenze più intime e investono i progetti ecologici 

"Manco se me lo regalassero”. La maggior parte di noi, ed evidentemente anche quella dei reali britannici, la pensa così. Nessuno vuole abitare a Buckingham Palace. Con quegli stanzoni lugubri, quei drappi da cui zampillano acari, quella sensazione di sperdutezza e al contempo di essere sotto controllo delle centinaia di addetti, quegli zamponi Chippendale che sorreggono il mobilio, persino i Windsor si guardano bene dal trasferirsi negli ex appartamenti di Queen Elizabeth. Del resto, anche la Regina appena poteva se la dava a gambe levate, per trasferirsi in altri stanzoni di altri palazzi e castelli, per esempio a Balmoral e a Windsor, dove però la pressione dei londinesi, dei fotografi, dei turisti, degli impiegati era meno asfissiante. Buckingham è ora agli sgoccioli di una ristrutturazione decennale, che costerà complessivamente 369 milioni di sterline e dovrebbe essere completata nel 2027. Carlo ne ha approfittato per restare nella più intima Clarence House, mentre per i banchetti viene utilizzato il castello di Windsor. Anche il principe William con la sua famiglia esclude un futuro a Buckingham Palace, e ora sta per lasciare le 4 camere da letto dell’Adelaide Cottage (dove aveva abitato anche il capitano Peter Townsend, compagno della principessa Margaret, definendolo “una ghiacciaia”), per trasferirsi in una maestosa residenza georgiana con 8 camere da letto.  Forest Lodge si trova a poca distanza dall’Adelaide Cottage, nel parco di Windsor.  Nel frattempo, re Carlo, una vita obiettivamente piena di traversie sin dai tempi del college, trova sollievo spirituale nell’ecologismo applicato.

La sostenibilità è la sua vera missione, e l’ultima sua realizzazione è un impianto solare da ben 2mila pannelli nella tenuta di Sandringham, usata per le vacanze di Natale dalla famiglia reale. La spianata luccicante si nota solo nelle foto aeree, ma per via del bosco che la circonda è nascosta agli occhi dei visitatori. L’obiettivo del re è quello di raggiungere zero emissioni all’interno delle mura del palazzo.  I pannelli solari sono una delle misure già in atto al Castello di Windsor, installati quest’anno in sostituzione del vecchio tetto in piombo. La bolletta elettrica reale del 2024 è stata di 2,2 milioni di sterline, mentre quella per il gas è arrivata a 1,2 milioni. C’è poi la tenuta di Highgrove,acquistata da Carlo nel 1980. Le ha dedicato centinaia di ore e migliaia di sterline per trasformare 6 ettari incolti in giardini tra i più belli Regno Unito. Sono aperti al pubblico da aprile a ottobre, e i profitti dalle visite guidate e dalle vendite dell’Highgrove Shop vengono devoluti in beneficenza. La proprietà è ora passata William, che l’ha ereditata in quanto duca di Cornovaglia. Quindi, Carlo deve versare al figlio un affitto di 700mila sterline annue. Sempre riguardo al pallino immobiliar-ecologico di Carlo, pare che abbia appena rogitato per 3 milioni di sterline The Old Mill, una casa adiacente a Ray Mill House, l’abitazione vicino a Highgrove acquistata da Camilla nel 1995, dopo il divorzio dal primo marito. L’obiettivo è quello di preservare la privacy di Camilla, impedendo che The Old Mill sia trasformato in antiecologica location per matrimoni e affitti brevi, cosa che per giunta avrebbe comportato rumoroso traffico, orrori dello sguardo e potenziali problemi di sicurezza.

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