
Ansa
UPAS
Il dramma umano e civile delle patrie galere in Un posto al sole
Roberto è in carcere, turbato da immagini e ricordi della sua fanciullezza, che ritornano ogni giorno quando in cortile un gruppo di detenuti sbeffeggia un ragazzo sordomuto
Ogni tanto, a distanza di mesi tra una puntata e l’altra, ricompare l’immagine di Roberto bambino con i genitori. Sempre la stessa immagine, di lui che non sente. E che rivede, come un dejavu, che lo turba da adulto. Di questa storia non sappiamo niente, ma ogni tanto rispunta questa immagine senza che ne capiamo il motivo e il significato. Ora Roberto è in carcere, da giorni ormai. E tutto sembra andare bene dietro le sbarre. A turbarlo arriva solo questa immagine, più frequentemente del solito. E gli compare davanti agli occhi ogni giorno quando, in cortile, un gruppo di detenuti sbeffeggia un ragazzo sordomuto. Nel quale forse Roberto si rivede da bambino. Certamente lo scopriremo nei prossimi giorni. Dando forse finalmente un senso a questa immagine che rivediamo da mesi. Ma non sarebbe stato necessario ricorrere alla fanciullezza di Ferri per raccontare il dramma umano e civile delle patrie galere.