Foto LaPresse

Sfida dell'access prime time

Scotti contro De Martino. Storia di un misterioso accorciamento di durata

Marianna Rizzini

Riparte tra i sospetti (specie tra meloniani e non meloniani in Rai) la stagione tv. Pacchi o complotti? Quel sorpasso de La ruota della fortuna e chi vede il Male nel minuto in meno e in più

Il sorpasso, dunque, ma non nella versione immortale e filmica di Dino Risi: qui di sorpasso tv si parla, e nella fascia oraria d’oro dell’access prime time. Precisamente di sorpasso avvenuto il 2 settembre e reiterato varie volte fino all’altro ieri, domenica 7 settembre. E’ accaduto infatti che Gerry Scotti e la sua “Ruota della fortuna” (schermi Mediaset, Canale 5) siano prevalsi ripetutamente sugli “Affari tuoi” (Rai 1) di Stefano De Martino. E dunque, partendo dalla fine, ecco che il 7 settembre Scotti raccoglie 3.706.000 spettatori, 21 per cento di share, contro i 3.198.000 spettatori (18,2 per cento di share) di De Martino. Ed ecco che, in chiaro, Bruno Vespa, presentando ieri la nuova stagione di “Porta a Porta” e “Cinque minuti”, dichiara che quest’ultima trasmissione slitterà a fine mese, “per consentire a De Martino di testare meglio la ‘reazione’ alla ‘Ruota della Fortuna’”. Interviene, sempre ieri, sul Corriere della Sera, anche il critico televisivo Aldo Grasso (che già su Huffington Post aveva definito De Martino “sopravvalutato”): “…Lo scontro è fra due format stranieri già ben collaudati in tutto il mondo, giusto per sottolineare che ormai lavoriamo solo nell’indotto, negli accessori. Con la ‘Ruota’, lo spettatore può anche divertirsi a far funzionare la testa; i pacchi, invece, sono in mano a un’altra parte del corpo”. Due format stranieri, dunque, entrambi co-prodotti e confezionati per i due diversi broadcaster da Endemol Shine Italy. Piccolo passo indietro: dopo il primo sorpasso di Scotti, nello studio Mediaset de “La Ruota”, compare Piersilvio Berlusconi, l’ad di Mediaset in persona, a dire che era stato fatto “il miracolo”, motivo per cui vanno fatti molti complimenti a tutti. E dice qualcosa in più: “Siamo orgogliosi di questo prodotto”, queste le parole di Piersilvio, “non solo perché è un bel prodotto televisivo e fa degli ottimi ascolti, ma anche perché i nostri concorrenti vanno in onda con un gioco che non è un gioco, in cui si vincono tanti soldi solo legati alla fortuna, senza nessun merito e nessuna reale prova da superare. Noi qui stiamo riportando nelle case degli italiani l’amore per la lingua italiana”. Anche il direttore Intrattenimento Prime Time Rai, Williams Di Liberatore, interviene con un comunicato: “L’intrattenimento prime time, dopo un’estate di programmazione classica, è ripartito con la nuova produzione di lunga serialità e, in appena due giorni, grazie ad ‘Affari tuoi’ e a Stefano Di Martino, ha recuperato circa 6 punti di share… la Rai ha un’offerta ampia, completa e unica nel panorama nazionale”. Ma è a questo punto che emerge, nei corridoi Rai, pure una sorta di teoria del complotto (e dei pacchi). Protagonisti: Mediaset (e Piersilvio B.), le co-produzioni Endemol, la lunghezza dei programmi, “Striscia la notizia” e Antonio Ricci, i meloniani e i meloniani in Rai. Antefatto: nel cuore dell’estate Piersilvio B., presentando i palinsesti, annuncia la decisione di congelare per così dire lo storico programma di Ricci, cioè “Striscia la notizia” (dove – particolare che i complottisti oggi sottolineano – si è consumato il caso mediatico di Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni), promettendone la ricomparsa autunnale in un secondo momento. Solo che oggi, ed eccoci all’innesco del complotto, se Scotti va così bene, si potrebbe forse avere, dal lato dei meloniani Rai e della Mediaset amica di Meloni, un’arma contro la ricomparsa del non meloniano Ricci, qualcosa che possa congelarlo ancora per un po’. Per le cronache, però, intanto, qualche giorno fa, Jimmy Ghione, storico inviato di “Striscia”, ha assicurato che la trasmissione sarà di nuovo in onda la seconda settimana di novembre, seppure con qualche cambiamento. Fatto sta che intanto il teorema del complotto, l’ipotesi e la controipotesi hanno preso piede sottotraccia nella tv di stato, brandendo come prova i dati Auditel e la durata asimmetrica dei due programmi co-prodotti dalla stessa azienda: il 2 settembre “Affari tuoi”, è il concetto, è partita leggermente in anticipo e “La Ruota della Fortuna” ha sforato, potendo quindi contare su alcuni minuti in più, mentre nei minuti in cui le trasmissioni erano in sovrapposizione prevaleva “Affari tuoi”, seppure di pochissimo, con 4.210.785 contro 4.120.627 (spettatori). Tesi dei complottisti: la durata dei programmi non era così casuale. Tesi dei non complottisti: Scotti è arrivato prima anche gli altri giorni. E siccome sui social era pure apparsa di Scotti l’immagine in ombra, in stile Hitchcock e in un post noir con sottotitolo “ehhh già...”, subito partiva un altro giro di “vedi? Non è casuale”.  
 

Di più su questi argomenti:
  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.