Sul piccolo schermo

Le migliori serie tv da vedere ad aprile, in pillole

Gaia Montanaro

Un mese molto vario: qualche chicca, ma in questo elenco ci saranno molti racconti di genere con un occhio rivolto al passato

Aprile seriale vario, con qualche potenziale chicca e molti racconti di genere con un occhio (anzi forse tutti e due) rivolti al passato.

Ripley (Netflix, 4 aprile)

Uno dei titoli più attesi di questo aprile seriale (acriticamente ma si crede a ragione) è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Patricia Highsmith uscito nel 1955. Diretta da Steven Zaillian e interpretata dal pregevole Andrew Scott, la serie racconta le vicissitudini del camaleontico truffatore Tom Ripley che, abbandonata New York, viene assunto da un facoltoso industriale per mettersi sulle tracce del figlio Dickie, scappato in Italia. Bianco e nero, ambienti eleganti e lussuosi, l’Italia anni Sessanta e una fascinazione amorosa che nasce. Riplay vede nel cast anche Margherita Buy, Dakota Fanning e John Malkovich. Da non sottovalutarsi.

   

Fabbricante di lacrime (Netflix, 4 aprile, film)

Numerosi lettori (e soprattutto lettrici) di giovane età attendono con trepidazione l’adattamento del romanzo di Erin Doom, scrittrice prolifica e amatissima. Teen drama in salsa fantasy che ha al centro due orfani, Nica e Rigel, dai caratteri antitetici. Sognatrice lei, bello e dannato lui. Si prospettano amori, cuori spezzati e qualche aggiunta narrativa per dare al film maggiore corposità drammaturgica. Da guardare, magari con il camice bianco, ma con il rispetto dovuto a una storia che ha saputo intercettare l’interesse di moltissimi lettori adolescenti.

   

Sugar (Apple tv+, 5 aprile)

Noir investigativo in chiave post-moderna. Esperimento, insomma, quello della nuova serie interpretata da Colin Farrell che veste i panni di Sugar, detective privato che si trova a indagare sulla scomparsa di Olivia Siegel, adorata nipote del leggendario produttore hollywoodiano Jonathan Siegel. Sugar dovrà fare i conti con i piccoli e grandi segreti che si celano nella famiglia Siegel per sperare di poter ritrovare la ragazza. Un racconto di genere, solido ed esteticamente ben realizzato.

   

Mary & George (Sky e Now, 7 aprile)

Intrighi a corte con un tocco di dramma. È ispirata a una storia vera e tratta dal saggio di Benjamin Wooley la serie con protagonista Julienne Moore che interpreta Mary Villiers, donna di umili origini, con un’intelligenza pari solo alla sua ambizione. Mary riesce a convincere il suo secondogenito George a sedurre il re Giacomo d’Inghilterra, sostituendosi al precedente compagno – il Conte di Somerset. Cominciando come coppiere reale, George si fa presto strada nei meandri della corte fino a ottenere il titolo di Duca di Buckingham. Tutto molto british, targato Sky.

   

Benjamin Franklin (Apple tv+, 12 aprile)

Ancora una volta un adattamento librario, questa volta da un testo premio Pulitzer, per questa serie interpretata e prodotta da Michael Douglas che ha al centro la figura di Benjamin Franklin. Ambientata nel 1776, quando Franklin aveva settant’anni, la vicenda racconta di come l’uomo – celebre per i suoi esperimenti e gli studi sull’elettricità – viene nominato in tarda età ambasciatore degli Stati Uniti. La sua missione, della durata di otto anni, è quella di recarsi in Francia per ottenere l’appoggio all’indipendenza americana (che raggiunse con l’alleanza franco-americana del 1778).

   

Il Re (Sky e Now, 12 aprile, stagione 2)

Arriva circa a metà mese la seconda stagione del prison drama con protagonista Luca Zingaretti nei panni di Bruno Testori, direttore del carcere di San Michele. L’uomo, alla fine della prima stagione, era finito lui stesso dietro le sbarre dopo essere stato accusato di spaccio. Riesce però a uscire presto di galera e a essere riammesso come direttore ma ha contratto un debito nei confronti del capo dei servizi segreti. Nuovo obiettivo: far confessare un detenuto accusato dell’omicidio di un dipendente di una compagnia energetica.

   

Briganti (Netflix, 23 aprile)

Dopo una lunga gestazione arriva la serie in sei episodi che racconta il fenomeno del brigantaggio nel Sud Italia post 1871. Scritta dal collettivo Grams, la vicenda ruota attorno a Filomena, donna di origine contadine che decide di fuggire da un marito ricco e violento e, dopo aver rubato all’uomo la mappa di un leggendario tesoro, si unisce a una banda di briganti diventandone la leader. Sulle sue tracce un cacciatore di taglie di nome Sparviero mentre come sua alleata la famosa brigantessa Michelina di Cesare. Prodotto ambizioso e narrativamente insidioso. Il genere non aiuta ma suscita qualche curiosità.

  

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