Le migliori serie tv da guardare ad aprile 2021

Gaia Montanaro

Un occhio al pubblico adolescenziale e al racconto di genere. Le proposte da non perdere

Ce n’è un po’ per tutti i gusti (e i palati) in questo aprile seriale, che mostra sempre un occhio attento al pubblico adolescenziale – ostico ma prezioso da acchiappare – e al racconto di genere. Dalla Londra vittoriana alle atmosfere distopiche e orientali, le piattaforme percorrono sentieri già battuti mirando a consolidare. Repetita iuvant (fino a un certo punto).

 

Crime drama in otto episodi che muove dalla storia vera di Charles Sobhraj, il più conosciuto serial killer d’Asia che negli anni Settanta adescava turisti occidentali con l’aiuto della fidanzata canadese Marie – Andrée Leclerc, derubandoli e poi uccidendoli barbaramente. Girata quasi interamente in Thailandia e coprodotto da BBC, la serie si snoda di fatto intorno ad una caccia all’uomo, dove Sobhraj – mercante di gioielli, di origine francese - e la sua compagna diventano i principali ricercati al mondo; sulle loro tracce investigheranno un diplomatico canadese e i servizi segreti. Un racconto che mischia il gusto di genere con la ricerca di intrattenimento ed evasione, buon ritmo e un’estetica patinata. Per chi cerca un racconto più ampio che profondo.

 

 

Serie antologica di genere horror e prodotta da Lena Waithe (la Denise di Master of None) che racconta la vicenda di una famiglia afroamericana che negli anni Cinquanta si trasferisce in un sobborgo di Los Angeles abitato da soli bianchi. La loro casa ricoperta di assi di legno e con tappezzeria fiorata, piccolo scrigno che dovrebbe proteggere la loro felicità, diviene invece teatro di strani fenomeni soprannaturali messi in campo da forze maligne che turberanno la vita della famiglia. Un racconto di genere, per ora disponibile solo in versione originale sottotitolata, che tiene insieme cura formale e tensione narrativa. Per chi ama le storie ricche di suspense e dalla confezione intrigante.

 

 

In contemporanea con gli Stati Uniti (dove va in onda su Hbo), questa serie mette al centro la Londra vittoriana e un gruppo di donne dalle qualità straordinarie e socialmente poco accettabili. Hanno ricevuto poteri unici tramite un evento sovrannaturale che ha coinvolto solo una parte della popolazione inglese, che ora è in pericolo perché soggetta all’ira e all’ostracismo del resto dell’umanità. Ma ben presto si capisce che la sorte di questi “toccati” è legata a un disegno molto più ampio e complesso. La componente sci-fi attraversa tutto il racconto che, come è solito per questo tipo di produzioni, si mostra accurato e complesso, ricco di istanze narrative diverse, ospitate tutte sotto il cappello del period drama.

 

 

In quota dark comedy arriva a sorpresa (e dopo tre anni dall’uscita negli Stati Uniti) la storia ai limiti del grottesco di Barry (Bill Hader), un ex marine ora assassino a pagamento che arriva a Los Angeles per un incarico, salvo imbattersi per caso in un corso di recitazione che lo induce a cambiare vita. Lavorare sulle emozioni, come ogni bravo attore dovrebbe fare, risveglia in lui sentimenti sopiti verso i crimini commessi in passato, in un gioco narrativo che trova in questo racconto un equilibrio di tono, oscillando tra il surreale e l’emotivo. Esperimento molto apprezzato oltreoceano.

 

 

Abbandonato da un po’ il camice del dottor Gates in ER, John Stamos si dedica ora al basket e in questa nuova serie di Disney+ interpreta un coach appena estromesso dalla NCAA (la federazione di pallacanestro che unisce le squadre dei college americani) e che si trova ad allenare una squadra femminile di un liceo privato d’élite. Il gruppo di ragazze avrà un approccio al gioco e delle esigenze diverse rispetto a ciò a cui il coach Korn è stato abituato e l’allenatore dovrà quindi acquisire una nuova grammatica…sperando che porti risultati, dentro e fuori dal campo. 

 

 

La giornalista Jullian Lauren mette a tema di questa docuserie il rapporto unico instaurato con Sam Little, tra i più prolifici serial killer americani. La donna ha contribuito a mettere insieme i pezzi di un’indagine molto vasta che ha coinvolto investigatrici, vittime sopravvissute e famigliari dei defunti per arrivare a catturare Little e a ricostruire il suo modus operandi e la logica dei delitti. La serie mette a tema anche le falle del sistema giudiziario americano e i pregiudizi che questo manifesta verso tipologie diverse di minoranze. Un racconto dalla matrice documentaria con un punto di vista chiaramente esplicitato.

 

 

Serie ispirata al romanzo di Antonio Dikele Di Stefano Non ho mai avuto la mia età (edito da Mondadori) e che lo vede come sceneggiatore insieme a Menotti e Stefano Voltaggio, questo racconto teen mette al centro Omar, un ragazzo che vive in un quartiere della periferia milanese e che scopre di avere un potere soprannaturale: l’invisibilità. Soprannominato Zero proprio per questo – per il sentirsi una nullità – Omar dovrà salvare il suo quartiere da un imminente pericolo, con la complicità di un gruppo di amici. Completano il pacchetto, una sfilza di brani musicali degli artisti più rilevanti degli ultimi anni. La confezione è perfetta per un pubblico giovane e che cerca un racconto ritmato e di intrattenimento.

 

 

Dopo una lunga gestazione arriva su Sky Atlantic Anna, adattamento dell’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti (edito da Einaudi) che racconta di un mondo distopico e ridotto ai minimi termini dove una ragazzina – Anna (interpretata dall’esordiente Giulia Dragotto) – parte per andare alla ricerca del fratellino rapito Astor. A guidarla in questo viaggio c’è il quaderno che le ha lasciato la madre, Il libro delle cose importanti, dove sono appuntate le cose fondamentali da ricordare per muoversi nella realtà anche se il mondo che Anna si troverà ad affrontare ha delle sembianze molto diverse da quello che si è lasciata alle spalle. Una coproduzione internazionale che tiene insieme capacità visionaria, atmosfere incandescenti ed emozioni arcaiche. Una storia ambiziosa da raccontare e da seguire. 

 

 

Adattamento dell’omonimo romanzo di Leigh Bardugo (pubblicato in Italia da Piemme), la serie racconta di una realtà fantastica e popolata da creature che si nutrono di carne umana. Il mondo è diviso a metà da un’enorme barriera dell’oscurità perpetua che una giovane soldatessa scopre di poter aggirare per riunire finalmente le due parti della Terra. Mentre si esercita per affinare i suoi poteri, verrà attaccata da creature malvage e umanità varia che tenteranno di ostacolarla. Per amanti del genere e per chi apprezza i racconti dai toni epici

  

  

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