Non è un'estate per divanisti. Pillole di serie tv da vedere a luglio

Gaia Montanaro

Complice la ricerca di refrigerio estivo e le produzioni ferme causa pandemia, le piattaforme scelgono di conservare i prodotti più interessanti per l’autunno. Fanno eccezione le trasposizioni seriali di due grandi romanzi

Un luglio abbastanza scarico quello che sta per arrivare, almeno dal punto di vista seriale. Complice la ricerca di refrigerio estivo e le produzioni ferme causa pandemia, le piattaforme scelgono (seguendo un’abitudine propria delle sorelle maggiori generaliste) di conservare i prodotti più interessanti per l’autunno. Fanno eccezione le trasposizioni seriali di due grandi romanzi. Non proprio dal gusto estivo ma grandi narrazioni. Il che vale di più.

Ju-On Origins (Netflix, 3 luglio)

Il mese si apre con un tocco di horror; questa serie giapponese infatti è il prequel di una saga horror di culto per gli appassionati. Al centro della storia c’è una casa maledetta e “stregata” dove molti anni fa è avvenuto qualcosa di misterioso e terribile a una madre e al suo bambino. Un ricercatore del paranormale si mette sulle tracce della casa incriminata per tentare di scoprire cosa sia successo davvero. Prodotto di genere per appassionati, stomaci forti e per chi fa anche a meno della spensieratezza da ombrellone.

Gangs of London (Sky Atlantic, 6 luglio)

Targata Sky Studios questa nuova produzione inglese – super dark e adrenalinica – segue le vicende dei Wallace, famiglia criminale londinese molto potente che regola tutti i traffici e il malaffare in città. La morte del capofamiglia crea un vuoto di potere e genera l’inasprirsi della lotta tra le varie bande per il controllo della piazza criminale. La serie è stata marchiata all’estero come un mix tra Gomorra e una narrazione dal retrogusto tarantiniano. Cast multietnico e narrazione cruda per una serie che promette di essere di grande impatto.

Stateless (Netflix, 8 luglio)

Diretta, ideata e recitata da Cate Blanchet e presentata in anteprima alla Berlinale Series (uno degli ultimi grandi appuntamenti prepandemici), questa serie australiana affronta il tema dei centri di detenzione per immigrati. Le vicende di quattro personaggi diversi – un padre in difficoltà, una hostess in fuga, un rifugiato coraggioso e una funzionaria – si incrociano in un centro di detenzione per migranti, disperso nel deserto australiano. Quel luogo teoricamente solo di passaggio per tanti, diventa invece teatro di soprusi e violenze. In un territorio vasto come quello australiano, dove sembra facile nascondere il dramma sotto la sabbia. Il tutto ispirato a una storia vera.

 

Little voice (Apple tv, 10 luglio)

Accoppiata inedita e potenzialmente interessante quella tra JJ Abrams (veterano di serie tv) e Sara Bareilles, cantante riccioluta dalla voce sottile. Insieme firmano questa serie romantico/musicale ambientata a New York che segue le vicende di Bess, giovane cantante piena di talento alla ricerca di un posto nel mondo della musica. Tutte le canzoni presenti nella serie sono scritte dalla Bareilles che punteggia una storia di formazione, di amori giovanili e dal sapore aspirazionale. Per fanciulle amanti della musica e per chi cerca una narrazione leggera ed emotiva. 

Normal People (StarzPlay, 16 luglio)

Coro unanime di apprezzamenti da parte di pubblico e critica per la trasposizione audiovisiva del best seller di Sally Rooney. Prodotta da BBC Three e Hulu, arriva finalmente anche qui in Italia la serie tratta da Persone normali. La relazione intensa e complicata tra Connell e Marianne, che ha fatto appassionare lettori di varie latitudini, rivive sullo schermo acquistando nuove sfumature. Volti, dettagli, ambienti e voci fissano le personalità di una coppia di ragazzi alla ricerca di sé stessi e della forma della relazione che li lega. Qualità narrativa ed estetica da manuale, attesa trepidante dei potenziali spettatori. 

Cursed (Netflix, 17 luglio)

In quota fantasy troviamo l’adattamento (da un romanzo illustrato) delle leggende re-immaginate di re Artù. La vicenda è raccontata dal punto di vista di Nimue, eroina dai poteri misteriosi che si allea con il giovane Arthur, mercenario valoroso, con lo scopo di trovare Merlino e consegnargli un’antica spada. Nel viaggio che intraprenderanno scopriranno molto di loro stessi, delle proprie risorse e dello forze che li ostacolano nel raggiungere i propri obiettivi. Per chi ama i racconti epici che mettono a tema grandi conflitti e ambientazioni suggestive. 

Il complotto contro l’America (Sky Atlantic, 24 luglio)

Attesa trasposizione seriale del celebre romanzo di Philip Roth. Pacchetto di garantita qualità (produzione HBO, scritto dai creatori di The Wire) per una storia che racconta di un’America filo-nazista in cui, post elezioni del 1940, invece della vittoria di Roosevelt sale al potere Lindbergh, aviatore eroe con simpatie naziste, xenofobe e populiste. Il tutto raccontato dalla prospettiva di una famiglia ebrea di Newark (patria di Roth), i Levin. Cast stellare  - da Winona Ryder e John Turturro – per una serie ambiziosa che ha l’arduo proposito di restituire la complessità e la profondità del romanzo a cui si ispira. 

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