Da scartati a trionfatori, i Soul System vincono X Factor e riscattano persino Alvaro Soler
Finisce il talent show di Sky Uno con il live dal Forum di Milano. Vittoria del gruppo “swagga” che in estate era stato escluso e poi ripescato dal loro giudice. Gaia seconda, ora parola al mercato
X Factor anche quest’anno tira giù la claire e lascia spazio giusto a qualche commento che si esaurisce fra i canditi del primo (e ultimo, di solito) panettone della stagione. Hanno vinto i Soul System, il gruppo “swagga swagga” dei ragazzoni di colore (eccezion fatta per Alberto, l’unico con la pelle pallida) cresciuti – e nati – fra Brescia e Verona. Proprio loro, scartati ai bootcamp dal giudice iberico Alvaro Soler che in principio gli preferì i Jarvis, ironia del televoto, non solo arrivano alla fine, ma vincono pure. Alla faccia (bella) di Gaia, ultima sfidante rimasta in gara a contendersi con loro la vittoria di questa decima edizione del format gioiello di Sky Uno.
Una gara di alto livello – nulla da dire – che ci ha accompagnati dall’estate agonizzante fino a qui. Ci ha appassionati, talvolta annoiati (ma che ci vuoi fare in tre mesi almeno un granchio è d’obbligo pescarlo), divertiti, emozionati. Ci siamo affezionati ai concorrenti, abbiamo polemizzato con le decisioni dei giudici, li abbiamo contestati nei salotti dei gruppi d’ascolto reali, con tanto di birra, patatine e qualche rutto onesto, e in quelli virtuali sui nostri telefonini vibranti di battute e commenti. Ecco perché, nemmeno troppo in fondo, X Factor ci mancherà. Fisso.
Ma andiamo all’ultima tenzone, disputata al Mediolanum Forum di Milano, tempio meneghino delle performance canore (talvolta solo canterecce) di quelli che ce l’hanno fatta. Dopo San Siro, ovvio.
L’ineccepibile Cattelan arringa: “Sei pronta Milano”? E persino noi che preferiamo di gran lunga la maschera del cinismo all’emotività, ci sorprendiamo malinconici nel salutare questa edizione e i suoi finalisti: Eva, Gaia, Roshelle e i Soul system.
“Una serata che farete fatica a dimenticare per i prossimi anni”, annuncia il conduttore sull’onda dello spettacolo che sta per cominciare. Esoso.
La serata, lunga, si divide in tre manche e i ragazzi cominciano ad esibirsi in duetti con cantanti affermati: Giorgia per Gaia (la performance è emozionante, come sempre quando le donne trovano vera complicità), Giusy Ferreri insieme a Baby K per i Soul System, la mitica Carmen Consoli per Eva e i Clean bandit per accompagnare Roshelle (“La nostra quota attualità”, per il suo giudice Fedez).
Inutile stare a commentare esibizioni impeccabili. Inutile per noi, ma persino per i giudici ormai. Ed ecco la nota davvero stonata della serata: i fischi, tanti, che scrosciano su Arisa non appena apre bocca. Non importa quale sia il concetto che la nostra tenti di esprimere, la protesta si fa cafona, ancor prima che disturbante, aggressiva, vigliacca. Il sibilo codardo del gruppo contro uno. Anche a noi Arisa aveva rotto le maracas, ma tanto accanimento è di chi gode accontentandosi. Punto.
Nonostante la quota attualità, la prima a saltare è Roshelle. E poco importa che il suo inedito sia stato il più scaricato dell’ultima settimana, come fa notare un piccatissimo Fedez, perché risulta evidente che download e televoto non corrispondano. E qui vince il secondo. Pare.
“Sono diventata la parte migliore di me grazie a voi”, ha commentato la prima eliminata della serata sul far del congedo. Dal nostro di canto: in bocca al lupo.
La gara prosegue: per la seconda manche i ragazzi tornano a esibirsi coi propri inediti. Per Eva l’unico in italiano. “Grazie a questa scelta persino mia nonna tifa per te”, le fa sapere Fedez. Non capiamo se sia un’accusa di vetustà camuffata da complimento o viceversa. Ma fa niente, poiché il giovanilismo imposto rompe quanto il vecchio riproposto.
Anche per questa seconda manche eludiamo il commento, giacché, giunti fin qui, i performer difficilmente possono non sfiorare la perfezione.
La seconda a saltare è: Eva. Con nostro sommo rammarico. “Se non avrei avuto voi non so se sarei arrivata fin qua”, ha commentato la tatuatrice commossa. Ora, capiamo l’emozione, le vogliamo bene, ma ne vogliamo anche al congiuntivo. Anzi, lo amiamo.
Restano Gaia e i Soul System che si esibiscono, infine, su medley che ne raccolgono i cavalli di battaglia, complici nell’averli portati fino a qui. Impeccabili, sia la ragazza che la band. “Sei andata dritta come una spada, hai spaccato il culo”, la tocca soave Fedez riferendosi alla sua concorrente.
Le jeux sont fait, manca giusto il verdetto.
Nemmeno a scriverlo, la “piccola pausa pubblicitaria prima di scoprire il vincitore di questo X Factor 2016” è come una ceretta all’inguine dopo mesi di negligenza. Ma attendiamo spazientiti e proni alle dinamiche dei sacrosanti investimenti commerciali.
Quindi a vincere non è Gaia, come da pronostico arrogante, ma i Soul System. Piovono coriandoli di luce sul grosso palcoscenico del Forum, sulle teste dei concorrenti, del bravo conduttore, dei giudici e sulle lacrime di gioia e di stanchezza. Anche questa edizione è finita, la discografia ha il suo vincitore (i suoi vincitori, in questo caso) e persino Alvaro, che per sua stessa ammissione al Corriere della Sera è risultato “noioso”, si guadagna un posticino nella memoria del programma oltre che nelle griglie di riepilogo delle edizioni del talent su Wikipedia.
Resta una domanda, oltre alla stanchezza e alla commozione: chi, bando al podio, resisterà al tempo e saprà restare nelle classifiche, sopra ai palcoscenici e pure dentro ai cuori?