Il pil è quello che è, il governo galleggia, l’opposizione farfuglia, le imprese latitano e una scossa è necessaria: per dare una svolta all’economia non serve più stato, ne serve meno. Meno regole, più crescita. Ipocrisie da combattere

Claudio Cerasa 19 NOV 2025

Dove Spagna, Portogallo e Grecia hanno scelto riforme profonde e rapide, l’Italia ha preferito rinvii e misure tampone. Ma senza completare l’aggiustamento dei conti e affrontare le riforme evitate per anni, la ripresa resterà un miraggio

Nicola Rossi 19 NOV 2025

I salari che non girano, le imprese sostenute a parole, la spesa pubblica che non crea pil, lo status quo che alimenta l’incertezza. Come far marciare il cavallo dell’economia? Girotondo di opinioni

19 NOV 2025

Fare polemiche sulle bandierine è facile, occuparsi di realtà lo è un po’ meno. La crescita è un grosso guaio, ma né la destra né la sinistra hanno il coraggio di parlarne. Perché? Indagine su un dramma rimosso della politica italiana  

Claudio Cerasa 16 OTT 2025

L’Europa spende dieci volte di più per gli anziani che per i bambini e le famiglie. In Italia, questa sproporzione è ancora più marcata. Serve uno strumento per misurare l’impatto delle leggi sui giovani

Marco Leonardi e Luciano Monti 18 GIU 2025

Il dato della produzione di aprile sorprende: più 1 per cento. interrompendo 26 mesi di calo. Segnali di stabilizzazione nella manifattura, ma la ripresa resta fragile e a più velocità tra settori e imprese

Dario Di Vico 11 GIU 2025

L’Istat stima +0,6 per cento di pil come il Mef. Ma è inferiore alla media Ue

Redazione 07 GIU 2025

Con una crescita leggermente migliore delle attese nel 2025 i riferimenti per la finanza pubblica sono confortanti. Su tutto incombe però l’onda atlantica della smania distruttiva trumpiana

Redazione 01 MAG 2025

Il paese cresce, calano disoccupati e inattivi. La ragione? Il fatturato dei servizi. E l'offerta di lavoro garantita dagli stranieri

Alberto Brambilla e Claudio Negro 10 MAR 2025

La contraddizione è che in Italia non lavorare conviene troppo. Prospettive fosche per il futuro prossimo, senza retorica

Alberto Brambilla 28 FEB 2025