Quanto costano gli infortuni ai club di Serie A

Il tema del benessere e della salute dei calciatori sta occupando sempre di più le cronache sportive negli ultimi tempi, soprattutto a fronte di calendari intasati che mettono a rischio l’integrità dei giocatori. Basti pensare che nella stagione 2024/25 i cinque principali campionati europei – Premier, Serie A, Liga, Bundesliga e Ligue 1 – hanno registrato in totale 4.456 infortuni, in aumento rispetto all’annata precedente. Un dato che ha un impatto anche economico: il costo complessivo sostenuto dai club per questi stop è stato pari a 676 milioni di euro nella passata stagione. Lo rileva la quinta edizione dell’Howden’s Men’s European Football Injury Index. La Bundesliga guida la classifica per numero di infortuni (1.197), mentre la Premier registra l’impatto economico maggiore: 285,7 milioni di euro a fronte di 957 stop. La  Serie A conta 858 infortuni per 103,1 milioni, penultima tra le cinque leghe per casi ed esborso, davanti alla sola Ligue 1 (483 infortuni, 58,4 milioni). 
L’analisi delle ultime cinque stagioni mostra un andamento altalenante per l’Italia, con il picco di 879 infortuni nel 2020/21. Tra i club, la Juve registra il costo complessivo più elevato (quasi 98 milioni, media annua di 19,5 milioni), con il maggior numero di stop in tre delle ultime cinque stagioni. Il Milan vinse lo scudetto 2021/22 nonostante il quarto dato più alto di infortuni, mentre la Lazio si distingue per la gestione virtuosa degli stop: nella stagione 2022/23 chiuse seconda con appena 22 infortuni. Guardando invece solo all’anno passato, la Juve guida la classifica dei costi in Serie A con quasi 17 milioni, seguita da Milan (13 milioni) e Inter (quasi 11 milioni). La differenza non è solo numerica: i bianconeri hanno registrato in media 24 giorni di assenza per infortunio, contro i 20 del Milan e i 13 dell’Inter.