guanti sporchi #13

Il monito di Mike Maignan

Ci sono parate che sono esteticamente belle, ma soprattutto indirizzanti e lenitive: tipo quella del portiere del Milan dopo 77 secondi di Milan-Lazio

Giovanni Battistuzzi

Le parate non sono tutte uguali, non hanno nemmeno la stessa funzione. Certamente l'importante, ciò che è veramente importante, è che la palla non superi la linea di porta, che il pubblico "avversario" non esulti per un gol. Ci sono parate spettacolari, altre necessarie, alcune sono liberatorie. Ci sono poi le parate indirizzanti, quelle capaci di far prendere alla partita una direzione. E quando sono così sono pure lenitive, capaci di mitigare i dolori, ovviamente calcistici.

Quella che il pubblico di San Siro ha visto fare a Mike Maignan sabato sera contro la Lazio è una parata indirizzante. Bella esteticamente, complicata e difficile perché il pallone colpito di testa dallo spagnolo Mario Gila era forte e indirizzato a distanza di sicurezza, o così sembrava, dal portiere del Milan. Maignan però quel pallone è riuscito a deviarlo con un gesto da campione prima sulla traversa, poi sul fondo. I rossoneri potevano trovarsi sotto di un gol dopo 77 secondi. Il francese non solo lo ha evitato, ha dato ai compagni la motivazione giusta per evitare il più possibile disattenzioni ed errori. Una parata che è stata un monito: questa l'ho presa, è un periodo che le prendo quasi tutte, però evitate di fare altre sciocchezze.

Una parata che ha permesso alla squadra guidata da Massimiliano Allegri di fare la sua partita, di non cambiare il copione, ormai consolidato, di attese e ripartenza, di non affannosa difesa dello zero sotto il nome della squadra avversaria. Forse non un gran vedere, ma, almeno per i rossoneri, un cammino verso i tre punti e la testa della classifica.

 

 

 

Le tre migliori parate della tredicesima giornata di Serie A

1. Mike Maignan dopo 77 secondi di Milan-Lazio 1-0 – 5 punti     

2. ex aequo Wladimiro Flacone al 44esimo minuto di Lecce-Torino 2-1 – 3 punti

   

       

2. ex aequo Arijanet Murić al 38esimo minuto di Como-Sassuolo 2-0 – 3 punti

     

      

3. David De Gea al 36esimo minuto di Atalanta-Fiorentina 2-0 – 1 punti

   

   

     

La classifica dopo 13 giornate

1. Mike Maignan (Milan), 24 punti

2. Arijanet Murić (Sassuolo), 15 punti;

3. Elia Caprile (Cagliari) e Ivan Provedel (Lazio), 14 punti;

5. David De Gea (Fiorentina), 13 punti

6. Michele Di Gregorio (Juventus), Wladimiro Falcone (Lecce) e Mile Svilar (Roma), 8 punti;

9. Marco Carnesecchi (Atalanta) e Nicola Leali (Genoa), 6 punti;

11. Alberto Paleari (Torino) e Zion Suzuki (Parma), 3 punti;

13. Emil Audero (Cremonese) e Maduka Okoye (Udinese), 2 punti;

15. Adrian Šemper (Pisa), 1 punto.

     


       

Quello che avete letto è Guanti sporchi, un divertissement calcistico-narrativo sui numeri uno della Serie A e sulla parata che in qualche modo ha reso migliore, almeno dal punto di vista di quella minoranza che si veste diversamente dagli altri in campo, il fine settimana calcistico. Tutti gli episodi precedenti li trovate qui.

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