McLaren travolta dalle squalifiche. Si riapre il mondiale piloti

Fabio Tavelli

La doppia esclusione di Norris e Piastri a Las Vegas ridà slancio a Verstappen e impone al team di Stella e Brown una scelta drastica: usare Piastri per frenare Max e proteggere il vantaggio del compagno. Antonelli emerge e la Ferrari resta la quarta forza

Per Max è stato come fare canestro da tre punti, subire un fallo antisportivo e, dopo aver segnato i liberi, mantenere il possesso della palla. Non siamo ancora punto a punto ma la pinna dello squalo ha iniziato il percorso di rotazione intorno alle prede. La doppia, clamorosa, squalifica delle Mc Laren è lo scenario perfetto per Liberty Media per attovagliare il mondo agli ultimi due atti. Soprattutto l’ultimo di Abu Dhabi, quello che nel 2021 diede il grande scippo contro Lewis e aprì la serie di Mondiali vinti da Verstappen. A Las Vegas si va a dormire tardi, i commissari ci mettono pochissimo a capire che il fondo delle due Papaya non rispetta il regolamento ma la sentenza arriva dopo inenarrabile attesa. Era accaduto alla Ferrari in Cina. Ma eravamo a inizio stagione. Oggi il team di Andrea Stella paga un conto salatissimo, anche perché sta iniziando (in verità non proprio da oggi ma adesso lo fa in maniera copiosa) a sanguinare davanti a un pescecane che ha ancora tanta fame. Inutile tornare sulla gara, vinta dall’olandese e buttata da Norris con una sconcertante quanto autolesionista gestione della partenza. Norris non ha il fisico del ruolo del cattivo. Quando fai il cattivo, e non lo sei, e mostri i muscoli a uno che ti fa a polpette quando vuole nel corpo a corpo, rischi di fare una figuraccia. Esattamente quel che è successo al via del Gran Premio.

Ovviamente la doppia squalifica rimette in discussione il Mondiale piloti ben oltre il dato della classifica. Che dice Norris a +24 su un Piastri sempre più triste, solitario y final, e Max. Ora non c’è tempo per pensare, le squadre sono già in volo per il Qatar per la doppietta araba con Abu Dhabi. Ed è arrivato il momento per Stella e Zak Brown di prendere una maledetta decisione. Che vada decisamente contro questo spirito catecumenale che ne ha caratterizzato sin qui il metodo. Ovvero sacrificare Piastri. La Mc Laren ha già vinto il titolo Costruttori ma la figura mondiale che farebbe perdendo quello Piloti sarebbe indicibile. Ed allora s’impone un moto autoritario che finora non si è visto. “Piuttosto che niente, meglio piuttosto”, si dice dalle parti di chi scrive.

La Mc Laren deve usare Piastri per rallentare Verstappen e aiutare così Norris. Non c’è alternativa. Altrimenti il quattro volte campione del mondo con due gare e una sprint a disposizione può completare una rimonta senza precedenti. Spiace per Piastri, gli andrà spiegata bene la cosa e ricordato che avrà un credito futuro da spendere. Ma per come si stanno mettendo le cose, la ragion di stato deve prevalere senza indugio alcuno. Per chiudere, nella città dove tutto è finto, o almeno non originale, sono comunque emerse altre verità. Si sta accendendo in modo definitivo la stella di Kimi Antonelli. Il bolognese, disastroso in qualifica, ha riscattato il sabato uggioso con una gara da veterano, nella quale ha accarezzato le gomme meritandosi anche le congratulazioni di Verstappen. E’ andato a podio e senza cinque secondi di penalità per una quasi impercettibile partenza anticipata (che non gli ha dato alcun vantaggio) sarebbe stato quasi certamente secondo, partendo da molto lontano.

C’era anche la Ferrari a Las Vegas? Sì, sempre quarta forza. Qualche breve lampo da Leclerc, poco o niente da Hamilton. Un Golgota che durerà ancora un paio di settimane, prima di abbassare ancora una volta la serranda in attesa di qualche altra illuminata dichiarazione da parte del Presidente. 

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