La Serie A dovrebbe affittare gli arbitri all'estero

Poiché invecchiando rincoglionisco e divento più buono, devo confessare un moto di compassione verso i tifosi di calcio italiani, che giustamente, per non intristirsi troppo, in questi giorni si sono riscoperti esperti di tennis: sono contento per voi, sì, perché in queste due settimane non si è giocata la Champions League. E sono contento perché almeno non siete stati costretti a fare il confronto tra le vostre squadrette e quelle della Premier League inglese, ormai talmente superiori alla media europea da risultare imbarazzanti.  Ovvio ci sono eccezioni come il Bayern Monaco, che però ha un attaccante inglese che segna anche dal cesso degli spogliatoi, ma la Champions di quest’anno sta mostrando, oltre al solito dislivello tra le big tradizionali e le altre scappate di casa, un generale strapotere delle nostre squadre che tendenzialmente mettono a pecora le avversarie e trovano pure il tempo di guardarsi allo specchio.

In una posizione ben più scomoda sono stati messi un migliaio di giocatori turchi, appena sospesi: un’indagine della sicuramente onestissima polizia del paese ha scoperchiato un giro di scommesse che coinvolgerebbe calciatori, dirigenti e arbitri di quasi tutte le serie. Ora è vero che definire “calcio” quello turco è come definire me “sobrio” dopo otto pinte, ma la cosa sembra seria e finisce come sempre per rovinare lo sport più bello del mondo (lo abbiamo inventato noi).

In Serie A almeno non avete bisogno di scommettere per rovinarlo, lo avete già ucciso con gli 0-0 in cui si gioca al massimo tre quarti d’ora: dispiace dovermi trovare d’accordo con Fabio Caressa (l’ho detto che invecchio e rincoglionisco, no?), ma vedere la Serie A sta diventando più straziante di quando sono lontano dalla mia bionda al pub.

E non mi frega niente del giochismo, degli xG o della vocazione all’attacco e alla conseguente inculata di questo o quell’allenatore: parlo di giocatori più a terra di me a fine serata, pause lunghissime prima di battere un fallo laterale o una punizione, sceneggiate per ogni mano che sfiora una guancia in un contrasto di gioco. Il vostro problema sono gli arbitri: fischiano tanto, troppo, male, da insicuri con l’invidia del fischietto grosso, non sanno dare ragione delle proprie scelte, si fanno fregare dal Var. 

Ha ragione Maurizio Sarri, dovreste affittarli dall’estero. E guarda un po’, se ne sono appena liberati 149 in Turchia. Il solito culo degli italiani.