guanti sporchi #9

La perfetta imperfezione di Mike Maignan

L'imperfezione sa essere molto più piacevole, permette lo stupore, genera incredulità. Soprattutto quando c'è un portiere di mezzo. Prendete la parata del numero 16 del Milan contro l'Atalanta

Giovanni Battistuzzi

Il concetto di perfezione applicato al calcio è parecchio sopravvalutato, molto spesso una boiata enorme. Il calcio ha troppe variabili, a partire dall'imperfezione del terreno di gioco e dalle cuciture del pallone. La perfezione nel calcio sarebbe di una noia assoluta, comporterebbe la fine di questo sport. Eppure appassionati e commentatori parlano di perfezione, chiedono perfezione, sono innamorati della perfezione.

L'imperfezione sa essere molto più piacevole, permette lo stupore, genera incredulità. Soprattutto quando c'è un portiere di mezzo.

Martedì sera alla New Balance Arena, fu stadio (Atleti azzurri d'Italia), all'84esimo minuto di un Atalanta-Milan capace di appassionare a patto di non essere un tifoso delle due squadre, l'imperfezione ha preso il centro della scena. Una sbavatura dietro l'altra hanno permesso a Davide Zappacosta di prendere il pallone sulla fascia, virare verso il centro e calciare da appena fuori l'area di rigore. Tutto imperfetto, a eccezione del tiro.

Il risultato era sull'1-1. Davide Zappacosta poteva portare in vantaggio i bergamaschi.

Tra il pallone calciato dal laterale dell'Atalanta e il gol c'era ancora Mike Maignan. Solo che Mike Maignan aveva sbagliato sia il posizionamento che il balzo. Era troppo a destra e per rimediare è saltato troppo a sinistra, mentre il pallone di Davide Zappacosta puntava più verso il centro della porta.

La bravura di un portiere sta anche nel correggere nel minor tempo possibile gli errori. O meglio, le sbavature. E Mike Maignan è stato lestissimo all'84esimo minuto di Atalanta-Milan, a correggersi, donare all'imperfezione lo stupore necessario per guardare increduli il campo da gioco.

 

Le tre migliori parate della nona giornata di Serie A

1. Mike Maignan all'84esimo minuto di Atalanta-Milan 1-1 – 5 punti     

2. David De Gea al 56esimo minuto di Inter-Fiorentina 3-0 – 3 punti

   

       

3 Ex aequo. Mile Svilar al 78esimo minuto di Roma-Parma 2-1 – 1 punti

   

    

3 Ex aequo. Maduka Okoye al 37esimo minuto di Juventus-Udinese 3-1 – 1 punti

     

  

     

La classifica dopo 9 giornate

1. Ivan Provedel (Lazio), 14 punti;

2. Elia Caprile (Cagliari), 13 punti;

3. Arijanet Murić (Sassuolo) e David De Gea (Fiorentina), 12 punti;

5. Mike Maignan (Milan), 11 punti;

6. Nicola Leali (Genoa), 6 punti;

7. Wladimiro Falcone (Lecce) e Mile Svilar (Roma), 5 punti;

9. Zion Suzuki (Parma), 3 punti;

10. Maduka Okoye (Udinese), 2 punti;

11. Marco Carnesecchi (Atalanta), 1 punto.

     


   

Quello che avete letto è Guanti sporchi, un divertissement calcistico-narrativo sui numeri uno della Serie A e sulla parata che in qualche modo ha reso migliore, almeno dal punto di vista di quella minoranza che si veste diversamente dagli altri in campo, il fine settimana calcistico. Tutti gli episodi precedenti li trovate qui.

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