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Il Foglio sportivo - That win the best
Incredibile come nello sport si cambi idea in fretta
Le mezze misure non esistono più come le mezze stagioni: ora Maguire è un pilastro dello United, la Roma passa da candidata allo scudetto a polveriera in pieno psicodramma nel giro di quattro giorni, Roony Bardghji fa un elastico contro l’Olympiacos ed è già “il nuovo Ronaldinho”
È bastato ironizzare sul Manchester United da queste colonne, la scorsa settimana, che subito sono stato smentito da una vittoria di cuore dei Red Devils contro il Liverpool, addirittura con gol di quel paracarro di Harry Maguire. Non cadrò però nello scontato tranello in cui solitamente casca il giornalista sportivo collettivo: non penso che la squadra di Amorim sia diventata fortissima di colpo né scriverò panegirici – ne ho letti – di Maguire per dire che è passato da difensore più pagato della storia a meme vivente e ora è un pilastro della squadra. Il fatto è che ormai le mezze misure sono come le mezze stagioni, ed è diventato impossibile leggere commenti normali su qualsiasi cosa riguardi il calcio: la Roma passa da candidata allo scudetto a polveriera in pieno psicodramma nel giro di quattro giorni, Roony Bardghji fa un elastico contro l’Olympiacos ed è già “il nuovo Ronaldinho”, qualunque squadra presenta la terza maglia ed è subito iconica, bellissima, leggenda, Sinner fa una smorzata vincente e gli account social delle tv sportive si bagnano il tanga gigante indossato nuovo per l’occasione (salvo scrivere cazzullate, perché non gioca la Davis).
Il giornalismo sportivo è diventato un ufficio stampa permanente, un produttore seriale di dopamina per lettori distratti, e quando non sa cosa dire tira fuori l’immancabile “favola”. L’ultima è quella della squadra campione di Svezia, il Mjällby, che ha vinto il campionato con tre giornate d’anticipo: è il club di un villaggio di pescatori di 1.400 abitanti allenato dal preside della scuola. Una storia notevole che dimostra che si può vincere anche con budget ridotti, vi hanno raccontato in questi giorni gli stessi che di solito dicono che senza budget faraonici e carrettate di diritti tv non si può competere in Europa.
E a proposito di competizione, voglio spaccarmi di alcol al pub con gli inventori del gioco dell’anno: Conference o Interpol? È un format video ideato da alcuni ragazzi spagnoli che, seduti a un tavolo con delle birre davanti guardano delle foto di perfetti sconosciuti e devo dire se si tratta di calciatori di squadre impegnate in Conference League o di ricercati dalla polizia internazionale. Inutile dire che la faccia da delinquente di solito ce l’hanno i giocatori.
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“Sinner è un esempio di made in Italy”. Parla l'imprenditore Damilano
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