nuove regole

Serve davvero il cartellino blu nel calcio?

L'idea dell'espulsione a tempo sembra poter diventare realtà nel Regno Unito. La Fifa tuttavia frena: "Notizie errate e premature". A marzo l'assemblea dell'Ifab, che già ne aveva parlato lo scorso novembre, potrebbe indicare la via da seguire

Più del giallo, ma meno del rosso. L'idea era nell'aria già da un po'. E probabilmente, perché accada davvero, di tempo ne passerà ancora. Ma adesso inizia a esserci qualcosa di concreto. È il cartellino blu l'ultima trovata di un calcio che tra superleghe e nuovi format cerca di darsi una svecchiata. Un'espulsione a tempo, si parla di 10 minuti, per punire determinati comportamenti: in particolare i falli tattici e le proteste troppo veementi.

Uno dei casi scuola, per intederci, potrebbe essere quello del fallo – tanto caro a noi italiani – di Giorgio Chiellini ai danni di Saka durante la finale degli ultimi Europei. Una trattenuta tanto anti sportiva quanto provvidenziale per l'Italia.

E magari è proprio per questo che la proposta pare essere allo studio nel Regno Unito. È stato il Telegraph a darne notiza per primo. Anche se già a novembre l' Ifab (International Football Association Board) “si è concentrato sulle misure per migliorare il comportamento dei partecipanti nel calcio e aumentare il rispetto per gli ufficiali di gara. Le espulsioni temporanee per dissenso e specifici falli tattici dovrebbero essere sperimentati ai livelli più alti, dopo la loro implementazione con successo nel calcio di base. Verranno ora sviluppati protocolli e un sistema per la sperimentazione”, si leggeva nel comunicato pubblicato al termine dell'Annual Business Meeting.

Secondo le indiscrezioni di ieri però il nuovo tipo di sanzione dovrebbe essere provata anche nel campionato femminile inglese e addirittura nella Fa Cup. Forse già a partire dalla prossima stagione. Ipotesi comuqnue tutte da verificare. Comunque un'accelerata che ha portato la Fifa a puntualizzare: “Le notizie sul 'cartellino blu' ai livelli d'élite del calcio sono errate e premature. Qualsiasi sperimentazione di questo tipo, se implementata, dovrebbe limitarsi a testare in modo responsabile ai livelli più bassi”, ha fatto sapere la federazione internazionale. “Una posizione che la Fifa intende ribadire quando questo punto all'ordine del giorno sarà discusso all'AGM dell'IFAB il 2 marzo”.

In quella data infatti si riunirà infatti l'International Football Association Board e forse se ne capirà di più.

Il cartellino blu inoltre dovrebbe funzionare un po' come quello giallo: sommandone due arriverà l'espulsione diretta. Stessa sanzione anche sommando un giallo e un blu. Ma perché divente pratica comune ad alti livelli, nelle competizioni internazionali, servirà tempo. D'altra parte di moviola in campo s'è parlato per anni, così come di aumentare il numero delle sostituzioni.

Ad ogni modo quella dell'espulsione a tempo non rappresenta una novità nel mondo dello sport. Qualcosa del genere, ma le tempistiche possono variare, accade già nell'Hockey(2 minuti), nella pallamano (2 minuti), nella pallanuoto e nel rugby (10 minuti)

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