Ecco l'hypercar che riporterà la Ferrari a correre per vincere a Le Mans

La 499P ha già coperto più di 12 mila chilometri di test in tutte le condizioni. L'hanno guidata gli otto piloti che fanno parte della famiglia Gt, ma i piloti ufficiali verranno scelti solo a fine anno. Il debutto è previsto a Sebring a marzo

Umberto Zapelloni

Eccola, l’hypercar che riporterà la Ferrari a correre per vincere a Le Mans, adesso ha un nome, una linea, una grafica, un numero. È un tributo alla storia della Casa e nello stesso tempo uno sguardo verso il futuro. Lo spiega personalmente il presidente John Elkann che ha presentato la 499 P alla cena di gala delle finali mondiali del Mugello tra clienti e tifosi dei Ferrari club. “La 499P ci permette di tornare a competere per la vittoria assoluta nel mondiale endurance – ha detto il presidente Elkann - Quando abbiamo deciso di impegnarci in questo progetto, abbiamo seguito un percorso di innovazione e sviluppo fedele alla nostra tradizione che vede la pista come terreno ideale per sperimentare soluzioni tecniche di avanguardia, prima di trasferirle nelle nostre vetture stradali. Abbiamo affrontato questa sfida con umiltà, ma consapevoli di una storia che ci ha permesso di conquistare più di 20 titoli mondiali e 9 vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans”.

   

Il nome, 499 P, richiama il passato quando a tutti i Prototipi nati per correre Enzo Ferrari aggiungeva la lettera P alle cifre che raccontavano la cilindrata unitaria. Il numero, 50, richiama un numero vincente nella storia della Scuderia, sia nell’Endurance che in Formula 1. Dalla 330 P chi vinse al debutto a Monza con Scarfiotti nel 1964 fino alla 333 SP di Giampiero Moretti che conquistò l’ultima 24 ore di Daytona nel 1998. La grafica con quelle strisce gialle che corrono sulla carrozzeria rossa sono un altro richiamo alla storia. Tutto sa di passato, ma se poi guardi sotto la carrozzeria trovi il meglio della tecnologia, almeno di quella permessa dal regolamento di Le Mans e del mondiale Endurance. “La 499P è un sogno che si trasforma in realtà. Qusto è un momento importante per tutte le persone che negli ultimi due anni hanno lavorato duramente a questo progetto – racconta Antonello Coletta, Head of Ferrari Attività Sportive GT - Abbiamo voluto omaggiare la nostra storia, con tanti piccoli e grandi richiami ad un passato fatto di successi e titoli. Nel farlo però, abbiamo guardato avanti, creando un manifesto del nostro impegno nel mondiale endurance. La 499P è un prototipo che è marcatamente Ferrari, nel significato più completo del termine, ed è con emozione che la condividiamo finalmente con i nostri clienti e gli appassionati del nostro marchio”. Telaio in fibra di carbonio, sospensioni push-rod, impianto frenante, tutto è sofisticato. Il motore termico, un 6 cilindri turbo a V di 120° ha una potenza massima a terra, limitata dal regolamento, di 500 kW (680 cavalli) ed è derivata dalla famiglia dei V6 biturbo stradali della serie 296. La seconda “anima” del motopropulsore ibrido è invece rappresentata dall’ERS – Energy Recovery System - con una potenza massima di 200 kW (272 Cv), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata, e non richiede di fonti d’alimentazione esterne.

 

La 499P ha già coperto più di 12 mila chilometri di test in tutte le condizioni. L’hanno guidata gli otto piloti che fanno parte della famiglia Gt, ma i piloti ufficiali verranno scelti solo a fine anno (sei più una riserva). Il debutto è previsto a Sebring a marzo. A giugno l’appuntamento a Le Mans. Gli avversari saranno soprattutto Toyota, Peugeot e Porsche che però ha scelto l’altra categoria con il telaio fatto all’esterno. Non sarà una sfida semplice, ma la Ferrari sa bene che per riscrivere una storia incredibile come quella dei suoi primi 75 anni, deve fare qualcosa di davvero speciale.

Di più su questi argomenti: