
AP Photo/Aurelien Morissard, via LaPresse
calcio e social network
Quanto può danneggiare i calciatori lo shit storm sui social?
Secondo Mediapart il Paris Saint-Germain avrebbe assoldato un’agenzia per organizzare campagne social contro alcuni giocatori. Emanuele Garau ci spiega questo tipo di azioni possa danneggiare i diretti interessati
Secondo Mediapart, ripresa dal quotidiano L’Equipe, il Paris Saint-Germain avrebbe assoldato un’agenzia per organizzare campagne social contro alcuni giocatori, Adrien Rabiot e Kylian Mbappé, presidenti di squadre avversarie, Jean-Michel Aulas, e i due media in questione che non fanno sconti al club di proprietà della Qatar Investment Authority; al quale il quotidiano francese ha da poco dedicato uno speciale dal titolo “Les années folles”, tutt’altro che apologetico.
Per comprendere come questo tipo di azioni possa danneggiare i diretti interessati, influire sulla loro vita digitale e reale ed economica, abbiamo fatto una chiacchierata con Emanuele Garau, già social media manager di Pescara, club con il quale si è distinto per lo stile dei tweet, e Carrarese, oggi della Figc per quanto riguarda il calcio femminile, Messina (Serie C) e Sorrento (Serie D), oltre che di alcuni calciatori: “Sicuramente i social hanno un impatto. Gli influencer siamo noi, siamo noi che mandiamo in tendenza un hashtag, perché l’obiettivo sui social è primeggiare e come possiamo farlo? Andando contro. La maggior parte aspetta il post sbagliato per attaccare, stando attenti a tutto, dalle virgole all’immagine”, quindi chi attacca ha gioco facile e facilmente si tira dietro l’ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l’osso, per citare De André.
L’episodio del Pescara che scese in campo con le mascherine a poche ore dal lockdown è esemplificativo: “Lì per lì i giocatori furono presi in giro da tutti e ci sono state delle ripercussioni, poi in tanti hanno capito il messaggio: non siamo sicuri e il calcio si deve fermare di fronte a cose più importanti. In quei giorni ci siamo confrontati a lungo con atleti e dirigenti perché le critiche, più o meno civili, arrivate sui social avevano lasciato il segno”.
Gli studi ci dicono che le persone arrivano su Twitter, Facebook, ecc. già incattivite, poi ci pensa l’algoritmo a metterle insieme e a formare quella che il direttore de L’Equipe, Jerome Cazadieu, ha definito la Troll Digital Army, che in italiano potremmo tradurre con la Bestia: “L’algoritmo gioca un ruolo fondamentale, del quale nessuno conosce le reali strategie. La cosa peggiore è che esalta contenuti banali e mortifica gli approfondimenti. In soldoni i social esaltano i fancazzisti e mortificano chi con i social e i contenuti ci lavora. Il lockdown ha peggiorato le cose perché in tantissimi si sono riversati sui social, Twitter in particolare, e questi non erano preparati al flusso di contenuti che è stato creato e ancora adesso ne paghiamo le conseguenze in termini di dinamiche commerciali che non decidiamo noi utenti”.
La legge di Gresham applicata ai social: la moneta cattiva scaccia quella buona: “I comportamenti miti non solo non vengono esaltati ma addirittura stigmatizzati. Vince chi urla e per chi non lo fa ecco subito gli epiteti: buonista, moralista, perbenista. Se aggiungiamo che sui social scrolliamo leggendo distrattamente, commentiamo senza leggere prima il contenuto e cerchiamo di distinguerci, quasi sempre, nel peggiore dei modi il gioco è fatto e chi si pone l’obiettivo di screditare qualcuno o qualcosa ha vita facile perché trova l’humus adatto”. Screditarlo per fargli perdere sponsor o per fargli perdere la stima dei tifosi e dell’opinione pubblica: “Un calciatore poi quando scende in campo deve lasciare fuori tutto questo e non sempre è facile”.
In fondo accadeva, in piccolo, anche quando i social non esistevano: bastava mettere la curva contro quel dirigente, allenatore o giocatore e il risultato era assicurato. Tornando al Psg non sarà facile dimostrare che ha assoldato un’agenzia per organizzare campagne social contro giocatori, dirigenti e giornalisti, ma se ci riuscissero sarebbe un assist perfetto per Mbappé, il quale, con i suoi legali, cercherebbe di rescindere il contratto. Come si dice epic fail in arabo? Chiediamo per degli gli amici qatarioti.


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