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Il Milan nelle mani di Maignan

Matteo Rivarola

I tifosi l'avevano accolto con un po' di scetticismo. Non era facile sostituire uno come Gigio Donnarumma. Il portiere francese ce l'ha fatta. E pure bene

Milan-Fiorentina, minuto 76’, un brivido percorre la schiena dei tifosi rossoneri dopo il colpo di testa di Cabral. Nessun problema per Mike Maignan, che dimostra ancora una volta riflessi, freddezza e sicurezza in presa a terra. Sono 15 le partite senza subire gol, in 29 turni di campionato. Nel 2022, l’ex Lille ne ha subiti soltanto otto. In estate il suo cartellino era costato 15 milioni. Chissà, se solo pochi mesi fa, qualcuno si sarebbe mai immaginato un tale rendimento. Lo scetticismo inziale è scomparso, lasciando spazio solo agli elogi e a tanti applausi a ogni suo intervento. Maldini e Massara, ancora una volta, hanno saputo voltare pagina senza lasciarsi intimorire dalle richieste eccessive di un “predestinato” come Donnarumma. Un po' come succede nelle storie d’amore più belle, ma dal finale amaro. Una scelta coraggiosa, figlia di una mentalità vincente che esalta ancor di più un progetto ricco di giovani sempre più convinti dei propri mezzi. Maignan è senza dubbio il protagonista insieme a tanti suoi compagni, della scalata rossonera.

  

“Un giovane curioso, fa mille domande ogni giorno, è molto attento al dettaglio”. Parlava così di lui Stefano Pioli, dopo la conferenza di presentazione e i primi allenamenti sul campo. L’impressione è stata positiva fin da subito. Milanello ormai è casa sua e l’affetto dei tifosi lo esalta ancor di più. Il francese la mattina arriva presto al campo, sempre qualche minuto prima dell’inizio della seduta. In ogni allenamento cerca di migliorare, perfezionare o imparare con umiltà qualcosa di nuovo. Quella stessa umiltà, che forse chi lo ha preceduto non ha conservato o dalla quale non è stato in grado di ottenerne beneficio. “Determinazione, lavoro, disciplina”, ha scritto nell’ultimo post pubblicato sulla propria pagina Instagram. Poche parole, come a sottolineare la prestazione del gruppo ancora una volta, ma senza troppi elogi. Una vittoria, quella contro la Fiorentina, determinata anche dalle sue parate.

 

Ma l’uomo che ha fatto scordare Gigio ai tifosi rossoneri non è solo istinto e guantoni. Mike Maignan ha saputo regalare punti importanti anche con assist da trequartista, come in occasione del lancio di 65 metri a Leao in Milan-Sampdoria. “Magic” Mike, come lo hanno soprannominato a Milanello, non smette mai di sorprendere. Per risalire all’ultimo assist di un portiere del Milan a un attaccante bisogna riavvolgere il nastro di 16 anni. Milan-Ascoli 18 gennaio 2006, Dida regalò a Inzaghi, con un lancio dalla propria area di rigore, la palla dell’1-0 finale. Oggi, il presente si chiama Maignan e proprio grazie ai consigli quotidiani di Nelson Dida, attuale preparatore dei portieri rossoneri, sogna l’obiettivo più grande: vincere con la maglia del Milan.

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