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Pechino 2022

La rimonta di Omar Visintin è una rivincita

Andrea Trapani

L'azzurro conquista la medaglia di bronzo nello snowboard cross maschile. Un risultato che due mesi fa sembrava impossibile

Pechino 2022 ha tante storie da raccontare. Anche tra gli atleti italiani. Recuperare da un infortunio è una dura sfida per tutti, ma per gli atleti d’elite, quelli che puntano a risultati olimpici, è ancora più difficile. Pensiamo a Sofia Goggia che è caduta nel suo momento migliore di forma. Ora è in Cina, l’Italia sportiva sta incrociando le dita per lei.

Non è sola. Ci sono anche storie positive che possono ispirare chiunque cada nell’horror vacui sul proprio futuro sportivo. Chiunque abbia subito un infortunio sa che il momento peggiore è rappresentato dalla realizzazione di essere, nel giro di pochi istanti, incapaci di partecipare alle cose che si ama fare, grandi e piccole. Figuriamoci se l’obiettivo è una medaglia sulle piste olimpiche. All’improvviso sembra che tutto corra velocemente mentre si è costretti a restare fermi.

 

La “rimonta” infinita di Omar Visintin

Si pensi al turbinio di emozioni che oggi sta vivendo Omar Visintin, ora che può festeggiare un incredibile bronzo sulle nevi di Pechino. A dicembre si era procurato una lussazione del gomito dopo una brutta caduta, la sua foto su Instagram faceva pensare il peggio. In due mesi la sua vita è cambiata. Due obiettivi in uno: recuperare sul piano fisico e realizzare un percorso di consapevolezza del proprio stato emotivo. Ci sono due sentimenti spontanei da affrontare nei momenti più brutti, sono da superare se si vuole entrare nella storia. Visintin c’è riuscito. Basti pensare che mai nessun atleta italiano era riuscito a salire sul podio olimpico nello snowboard cross maschile.

 

   

Eppure, due mesi fa esatti, il 10 dicembre 2021, dopo una caduta nel corso della tappa austriaca di Coppa del Mondo di Montafon, fu portato in ospedale in elicottero. Il responso dei medici fu chiaro: trauma cranico, rottura di un tendine e lussazione del gomito. Una sfida contro il tempo, una rimonta contro tutto e tutti. Contro la sfortuna prima, contro gli avversari in pista oggi. “Aspettavo questa medaglia da otto anni. A Sochi 2014 arrivai da favorito e poi venni eliminato nei quarti, anche a PyeongChang 2018 successe la stessa cosa e uscii addirittura prima. Adesso sono arrivato un po’ meno favorito, ma sapevo di avere buone chances al mio arco”, le sue prime parole da medagliato. “L’infortunio al gomito di dicembre è stata una mazzata perché ho pensato di dovere rinunciare alle Olimpiadi, invece la Commissione Medica Fisi è riuscita a fare un miracolo, e quando mi è stato detto che sarei partito per la Repubblica Popolare Cinese ho pensato esclusivamente alla pista. Certamente il braccio non è al massimo, ma tanto mi è bastato per mettermi al collo il bronzo”.

 

 

Dall’infortunio al successo, storie e speranze azzurre

A Pechino 2022, Omar Visintin ha scritto una nuova pagina di storia dello sport italiano. Una pagina che sta iniziando a riempirsi di storie di successo. Un anno fa, a Tokyo, parole simili vennero da Gimbo Tamberi che ricordò gli "anni passati a lottare contro ogni ostacolo e difficoltà, anni passati tra lacrime e frustrazione... per essere di nuovo qui, dove sono ora." Per lui, in occasione di Rio 2016, non ci fu modo di fare un recupero record come Visintin, ma l’oro in Giappone sicuramente ha ripagato la tenacia di non lasciarsi andare dopo un infortunio che, alla vigilia di una Olimpiade, abbatte anche i più forti.

C’è stata un’altra sfida per il Team Italia (ci perdoni il Coni, ma “Italia Team” non si può proprio scrivere) sulle nevi di Pechino, quella di Dominik Paris che, dopo l’infortunio al ginocchio del gennaio 2020, è ripartito con cautela e adesso, dopo la vittoria sullo Stelvio e il terzo posto di Wengen, ha centrato un sesto posto in discesa libera a 36 centesimi dalla storia e dal podio olimpico (nonché un 21° posto in SuperG). Poi c’è lei, Sofia Goggia. Ci ha provato in tutti i modi a recuperare per il SuperG di Pechino 2022, in programma venerdì a Yanqing, ma il dolore al ginocchio ha costretto la sciatrice azzurra ad arrendersi. La decisione è stata annunciata dopo i primi giri di test effettuati sulla pista di allenamento delle gare di velocità. Resta da capire se l'azzurra parteciperà alla discesa di martedì. Anche perché, con buona pace della retorica, già essere arrivati in Cina con l’idea di poter gareggiare è un mezzo miracolo sportivo. A lei l’onore di completarlo.