Paura per Bottas e Russell

Il duello Verstappen-Hamilton ci farà divertire

A Imola vince il pilota della Red Bull, il campione del mondo vede il baratro ma rimonta. Bene le Ferrari

Fabio Tavelli

Nel Gran Premio del Made in Italy succede di tutto tra pioggia, incidenti, safety car e gara interrotta. L’olandese restituisce il colpo del Bahrain all'inglese, Leclerc e Sainz subito sotto al podio

Signori: abbiamo un Mondiale. Vince, stravince Max Verstappen. L’olandese restituisce il colpo del Bahrain grazie a una partenza da cineteca e una gestione complessiva che ne conferma la maturità ormai consolidata. Li vedremo ruota a ruota per tutta la stagione in un duello rusticano che è solo all’inizio. Hamilton vede il baratro tentando di passare alcuni doppiati su un tratto di pista bagnata, va a un centimetro dal muro e quando si materializza il rischio di finire addirittura fuori ecco che arriva l’aiuto, il colpo di fortuna che ai super campioni accade più spesso rispetto agli altri. E la mano gliela danno il suo compagno di oggi e quello di domani (se deciderà di restare in F1). Due missili lanciati contro il Tamburello, due traccianti verso quel muretto che divide il circuito dal fiume Santerno. La pista è cambiata molto in questo punto dove Ayrton Senna trovò la morte nel 1994. E se a Imola non abbiamo vissuto un’altra tragedia quando George Russell ha agganciato Valtteri Bottas in un’ideale immagine da passaggio di consegne tra i due a fianco di Hamilton in Mercedes lo dobbiamo a chi in questi lunghi anni ha lavorato per rendere sicure queste vetture.

Oggi benediciamo questa sensibilità, un’attenzione che a volte ha suscitato anche qualche malumore (halo, soprattutto, ma non solo) tra coloro che vogliono i piloti come cavalieri del rischio, giustificando con il loro alto stipendio l’esposizione costante al pericolo. Bottas era appena stato doppiato da Verstappen, un’umiliazione appena superiore a una gara condotta nel totale anonimato per un pilota che ormai appare destinato a fare per 21 domeniche il Lodetti per Rivera. Molto presto per i verdetti ma qualcosa già si capisce. Intanto che Alpine e Aston Martin sono molto indietro rispetto alle attese. E anche Alpha Tauri non sta portando a casa i punti che sembravano alla sua portata. In Alfa continuano le sfortune per Giovinazzi mentre il sempreverde Kimi porta punti preziosi alla causa. Quel che non fanno Vettel e Alonso, campioni tristi costretti a cercare le briciole. Altra conferma quella di Lando Norris, super manico ormai stabilmente davanti a Ricciardo. Ferrari? Bene, ancora non a podio ma bene. Leclerc scalpita su un destriero che ancora non può competere per la vittoria, Sainz ha portato a casa il massimo possibile e i due in rosso sono quelli che in coppia hanno fatto complessivamente meglio visto che Mercedes e Red Bull hanno punti solo da un pilota.

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