Foto tratta dal profilo Twitter della Uefa

La Champions di Napoli e Atalanta passa dalla Spagna. Per la Juventus il “derby della Tav”

Giovanni Battistuzzi

Gli azzurri di Gattuso pescano il Barcellona, Gasperini e i suoi il Valencia. Ai bianconeri invece è toccato il Lione. Tutti i sorteggi degli ottavi

Quando nei primi giorni di luglio del 1984 l'allora presidente del Napoli Corrado Ferlaino stava per completare l'acquisto di Diego Armando Maradona, non aveva in mente soltanto di regalare alla città il nuovo numero dieci degli azzurri, ma anche di organizzare una serie di amichevoli al San Paolo con le più importanti squadre europee. La prima sfida sarebbe dovuta essere proprio contro l'ex squadra del Pibe de oro, il Barcellona. Il Barça allora per i tifosi partenopei era una specie di sogno, il modello societario a cui ambire. “Uno stadio caldo di tifo, un amore infinito per la città e per cosa la città significa per chi la vive. Napoli e Barcellona si assomigliano, sono più che un club”, disse Antonio Juliano, capitano di quel Napoli che il 25 maggio del 1978 incontrò per la prima volta in amichevole i blaugrana.

 

 

Da allora Napoli e Barcellona si sono incontrate altre quattro volte, mai però in una competizione ufficiale. Lo faranno il 18 febbraio del 2020 per gli ottavi di finali di Champions League. E la squadra del neo allenatore Gennaro Gattuso avrebbe fatto volentieri a meno di questa prima assoluta in coppa. Certo, febbraio è lontano, ma la realtà, oggi, è che dopo sedici incontri della Liga i giocatori allenati da Ernesto Valverde sono primi a pari merito con il Real Madrid e hanno il miglior attacco: 43 gol all'attivo, dodici dei quali segnati da Lionel Messi e nove da Luis Suárez. Contando gli stenti difensivi degli azzurri forse peggio non poteva andare.

  

Di diverso umore invece sono Juventus e Atalanta che dalle urne hanno pescato rispettivamente Olympique Lyonnais e Valencia, due formazioni decisamente più abbordabili rispetto ai blaugrana.

 

Aspettando che la Tav colleghi Torino e Lione, i bianconeri guardano al futuro della Champions ripassando la propria storia, ossia quei due incroci recenti in terra europea. Nella stagione 2013/2014 si trovarono di fronte nei quarti di finali di Europa League. Tre anni dopo invece fu la volta dei gironi Champions League (gruppo H). In entrambi i casi ebbe la meglio la Juventus. E anche quest'anno i francesi difficilmente potranno invertire la tendenza. L'Olympique è ottavo in campionato e per ammissione del suo presidente, Jean-Michel Aulas, “abbiamo vissuto stagioni migliori”.

 

  

Anche il presidente del Valencia, Anil Murthy, si è espresso, più o meno, allo stesso modo di Aulas: “Non possiamo che migliorare, immagini più belle ha visto la nostra recente storia”. Così il singaporiano aveva commentato le due sconfitte (contro Ajax e Osasuna) e i tre pareggi (contro Atletico Madrid, Lilla e Siviglia) che sembravano aver tolto di mezzo il club valenciano da dalla lotta per gli ottavi di Champions. Murthy, dopo aver pensato di esonerare il secondo allenatore della stagione, è tornato sui suoi passi decidendo di continuare a dare fiducia ad Albert Celades. Il primo posto nel girone, almeno sino a oggi, sembra avergli dato ragione. 

 


 

Le partite degli ottavi di finale di Champions League

 

Borussia Dortmund – Paris Saint Germain

Real Madrid – Manchester City

Atalanta – Valencia

Atletico Madrid – Liverpool

Chelsea – Bayern Monaco

Lione – Juventus

Tottenham – Lipsia

Napoli – Barcellona

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