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Quanto rende fare il procuratore calcistico

Marco Sacchi

Con la crescita di stipendi e costo dei trasferimenti aumentano le spese dei club per l’operato degli intermediari

Tra i due litiganti, l’agente gode. Quello del procuratore nel mondo del calcio è un lavoro sempre più redditizio. Al crescere delle cifre di vendita – e di conseguenza di acquisto – dei giocatori, crescono anche le commissioni che i club corrispondono agli intermediari. Cioè a coloro che, materialmente, contribuiscono a portare a termine le operazioni di trasferimento. Come dimostra il report “Intermediaries in International Transfers” realizzato dalla Fifa, le spese delle società in commissioni sono globalmente cresciute di oltre il 150 per cento tra il 2013 e il 2018, passando da 218 a 548 milioni di dollari, con un’accelerazione evidente soprattutto dopo il 2015. Da questo punto di vista la serie A è seconda soltanto alla Premier League, avendo speso ben 171 milioni di euro (dati Figc) tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018. Si tratta di una cifra notevole, soprattutto se paragonata ad un dato preciso: i ricavi derivanti dai diritti televisivi. Le società di serie A nel 2018 hanno incassato 1.294.920.000 euro (dati La Gazzetta dello Sport, ndr) dalle televisioni, una cifra sulla quale le commissioni pagate dai club ai procuratori pesano per il 13,21 per cento. Il confronto è ancora più significativo se il dato è paragonato alla spesa per il mercato. L’incidenza delle commissioni per gli agenti è del 14,62 per cento sulla spesa totale per i trasferimenti: 1.170.000.000 (dati Transfermarkt, ndr). Lo stesso identico discorso si può fare per il 2017, quando il peso delle commissioni sul mercato è stato pari al 14,59 per cento, mentre quello sui proventi dei diritti tv si è assestato sull’11,27 per cento. Una crescita senza sosta quella delle spese dei club per l’operato degli intermediari, che ha riportato in auge il dibattito in seno alla Fifa. Dopo l’operazione di deregulation portata avanti nel 2015 dall’ex presidente Sepp Blatter, Gianni Infantino si prepara a rimettere ordine in un settore spesso al centro delle polemiche. Di particolare importanza, in questo senso, gli obiettivi di un ritorno dell’albo Fifa e l’introduzione di un tetto ai compensi degli agenti, novità che potrebbero vedere la luce a partire dalla sessione di mercato estiva del 2020.

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