Galateo per giornalisti alle prese con la “genitorialità” degli ultras

Alessandro Giuli
Promemoria per giornalisti: se vi occupate di ultras, è meglio farlo avendo nel vostro curriculum un passato da ultras; in caso contrario, è consigliabile conoscere le regole minime del galateo curvaiolo: mai attaccare i tifosi che portano con sé i propri figli, perfino durante manifestazioni polemi

Promemoria per giornalisti: se vi occupate di ultras, è meglio farlo avendo nel vostro curriculum un passato da ultras; in caso contrario, è consigliabile conoscere le regole minime del galateo curvaiolo: mai attaccare i tifosi che portano con sé i propri figli, perfino durante manifestazioni polemiche, perché la presenza dei fanciulli è la garanzia che non avverrà alcunché di cruento. Altrimenti rischiate di finire come Sebastiano Vernazza, giornalista della Gazzetta dello Sport contestato da alcuni atalantini fuori dalla redazione milanese del quotidiano sportivo. Secondo la Gazzetta, Vernazza è accusato “di aver stigmatizzato il fatto che alcuni genitori avessero portato i figli a un corteo di solidarietà organizzato dalla Curva nord dell’Atalanta verso un capo ultrà colpito dalla misura restrittiva della sorveglianza speciale”. La protesta non è stata violenta. Cito da Repubblica.it: “I sostenitori nerazzurri hanno acceso fumogeni e intonato cori offensivi all’insegna del giornalista”. C’è di peggio.

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