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Saverio ma giusto

Lo studio di Harvard per cui Roma “è rilassante” può avere un suo perché

Saverio Raimondo

E' vero che è rivolto ai turisti, e quindi designa la Capitale come rilassante in caso di una vacanza o una visita di piacere. Ma forse anche i romani possono imparare qualcosa: si può schiacciare un pisolino bloccati nel traffico, o praticare la mindfulness in attesa dell'autobus. La Vita Lenta è possibile

Uno studio condotto da una piattaforma turistica in collaborazione con l’università di Harvard ha decretato che Roma è fra le città più rilassanti al mondo. Non li facevo così stressati ad Harvard, da trovare Roma rilassante. La capitale d’Italia è sopra a Barcellona, Parigi e Berlino – che a quanto pare devono essere l’inferno! La notizia è stata accolta dai romani con le risate nervose tipiche dell’esaurimento. Le battute si sprecano: a Roma è pieno di gente rilassatissima che fa yoga in mezzo alla strada e ti fa “ommm” con le mani a cucchiara; se poco poco ti innervosisci con un automobilista romano, quello scende dalla macchina e ti fa il tipico massaggio rilassante con il crick; a Roma ci si rilassa non con i suoni della natura, ma con quelli dei clacson; forse lo studio che ha decretato Roma fra le città più rilassanti al mondo è stato condotto su dei gabbiani. (Per loro sì, in effetti, ’sta città è una pacchia).

In realtà, lo studio è appunto rivolto ai turisti, quindi designa Roma come rilassante in caso di una vacanza o visita di piacere; in effetti, se non devi correre a lavoro o a riprendere i figli a scuola per portarli a fare sport, se non stai cercando casa nell’impervio mercato immobiliare romano, se non devi parcheggiare, se non devi avere a che fare con gli uffici pubblici capitolini, se quello che sei venuto a fare a Roma è solo mangiare la gricia e fare il bagno dentro le fontane come fossi alle terme (con i vigili che aspettano che esci per poi avvolgerti tutto in una bella multa come fosse un accappatoio), se sei un turista insomma, effettivamente Roma può essere un’esperienza molto più rilassante rispetto a quella quotidiana di chi ci vive – anzi, sopravvive.

Però forse i romani possono imparare qualcosa dai turisti, e viversi la città diversamente, con maggiore relax e distensione. Sì perché Roma non la cambi di certo, sei tu romano che devi cambiare prospettiva; e darti una calmata, per cominciare. Per esempio, il famoso traffico romano – che può tenere le persone bloccate per ore dentro le loro automobili, impedendo il raggiungimento di qualunque luogo in città – può essere causa di grande relax, altro che stress: bloccati in quegli interminabili imbottigliamenti di lamiera, uno può tranquillamente reclinare il sedile e farsi un pisolino – o pennica, come si dice a Roma.

C’è tutto il tempo anche per stiracchiarsi e oziare un altro po’, tanto il traffico a Roma quando si blocca è la vera Vita Lenta. Anche tutta quella gente che casca dalle bici e dai monopattini, invece che rialzarsi in piedi o chiamare un’ambulanza, approfittassero del fatto di essere sdraiati a terra per poltrire osservando le nuvole o le stelle. Anche l’attesa dell’autobus, tempo lunghissimo e quindi spesso snervante, può essere al contrario impiegato per meditare: lasciando che il tempo scorra come il trasporto pubblico romano (cioè al rallentatore), il cittadino può fare meditazione trascendentale fissando il vuoto di una buca stradale, e praticando così la mindfulness e addirittura raggiungendo il Nirvana. Anche aspettare che una macchina si fermi per farti passare quando vuoi attraversare la strada può essere un tempo restituito all’ozio, si ha spesso più tempo per leggere a un attraversamento pedonale che a casa. Una Roma rilassante me la immagino con le tisane, ovviamente alla romana – tisana al pecorino, tisana al guanciale, tisana cacio e pepe; e per le strade lo street food sarà il supplì alla camomilla o alla lavanda. 


 

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