
foto Ansa
Saverio ma giusto
Altro che ReArm Eu. La riforma della caccia sembra scritta dalla lobby delle armi
Sarà inquadrata come attività sportivo-motoria e ci sarà un'estensione delle aree in cui si potrà cacciare, fra cui le spiagge. E l'addestramento dei cani potrà essere fatto anche di notte. Fucili ovunque, branchi di cani che ringhiano a tutte le ore... tutto questo per due orsi in Trentino
Chi scrive – cioè il sottoscritto – non è esattamente un animalista. Intendiamoci, non ho nulla contro gli animali in generale, alcuni sono persino arrivato ad accarezzarli, però ecco, io in genere gli animali li mangio. (Non tutti e non quelli che accarezzo, però insomma ecco). Che poi è la ragione per cui sono in prima linea contro gli allevamenti intensivi: la carne che mangio deve essere buona, e quella degli allevamenti intensivi non lo è. Piuttosto mi mangio l’allevatore.
Chiarito che il mio punto di vista non è preconcetto né mosso da fanatismi o particolari valori che non siano l’antico buon senso, sono rimasto piuttosto perplesso alla lettura di quelle che sarebbero le proposte del ministero dell’Agricoltura per la riforma della caccia. Intanto, si legge che la caccia sarà inquadrata come “attività sportivo-motoria”: beh, insomma, motoria mica tanto, lo sanno tutti che se ti muovi la preda si spaventa e scappa, tocca stare immobili piuttosto. Anche se in effetti la caccia è un’attività che si svolge all’aperto, questo sì, e premere il grilletto previene l’artrosi all’indice.
Ma il nuovo disegno di legge prevederebbe un’estensione delle aree in cui sarà concessa la caccia; fra queste, si legge, anche le spiagge. Ora, io sono anche d’accordo con il ministro che i bambini che giocano a racchettoni in spiaggia possono essere molto fastidiosi, specie quando corrono e alzano la sabbia o mandano la pallina contro il tuo cristallino provocandoti il distacco della retina; però forse sparargli è un po’ troppo. Ok la riforma della caccia, ma qui toccherebbe riformare proprio il codice penale, e credo sia più complicato di così. Piuttosto che nelle spiagge, perché non rendere possibile la caccia negli zoo? Magari per i principianti: con gli animali in gabbia è più facile prendere la mira. Oppure potremmo aprire alla caccia nelle case: quando viene trasmesso un documentario sugli animali, sarà concesso sparare al televisore.
Ma per ora niente di tutto questo: la proposta di nuove norme per le attività venatorie prevede però che l’addestramento dei cani da caccia potrà essere fatto anche di notte – per la gioia dei vicini, che a quel punto si daranno alla caccia anche loro, ma dei cani da caccia. Non so, ma così a occhio mi paiono proposte a caso, scritte senza criterio alcuno: altro che ReArm Europe, questa riforma della caccia sembra davvero scritta dalla lobby delle armi! Fucili ovunque, branchi di cani che ringhiano pure di notte... Tutto ‘sto casino per due orsi in Trentino?
Fatti salvi casi locali, la vera emergenza in Italia non sono gli animali selvatici ma quelli domestici, che hanno invaso le nostre città, messo in pericolo la nostra sicurezza (mi risultano più casi di gente aggredita da cani che da lupi), e che invece che integrarsi nella nostra cultura (che prevede che i cani restino fuori dai ristoranti, per esempio) stanno modificando i nostri costumi. Ma invece che cacciarli, la maggioranza intende far entrare gli animali domestici persino in Senato, come Caligola con il suo cavallo. Comunque, gli animalisti protestano per le proposte suddette: il ministero porrà rimedio, introducendo anche la caccia agli animalisti.