La risposta di Fedez al Codacons, che vuole vietare una sua canzone

Secondo l'associazione di Carlo Rienzi il brano “Mille”, del rapper con Achille Lauro e Orietta Berti, fa pubblicità occulta

Il Codacons contro Fedez, ancora. L'associazione di Carlo Rienzi ha presentato un esposto all'Antitrust e all'Istituto di autodisciplina pubblicitaria, chiedendo di sanzionare il videoclip di "Mille", l'ultima canzone di Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti "per pubblicità occulta vietata dal Codice del Consumo, e di vietare la diffusione del videoclip sulle reti televisive e sul web, e della canzone sulle radio nazionali, fino a che non sarà eliminato ogni riferimento alla Coca-Cola". Il rapper ha risposto con un video ironico in cui la moglie Chiara Ferragni, deformata da un filtro, impersona il suo avvocato che gli annuncia di aver vinto la causa contro Codacons, sul ritornello di “Mille”.

 

  

L'accusa del Codacons
 

La canzone, dice l'associazione, è "accompagnata da un videoclip che è una vera e propria incitazione al consumo di Coca-Cola. Il testo della canzone, infatti, cita più volte la nota bevanda americana", in un videoclip "dove compare in continuazione il marchio ‘Coca-Cola’, ben visibile agli occhi degli spettatori ma senza informare gli stessi circa l’inserimento di marchi a fini commerciali all’interno del video. Se da un lato è vero che tra le indicazioni contenute nella pagina di Youtube dove è stato pubblicato il videoclip si legge ‘Il filmato contiene marchi e prodotti per fini commerciali. Product Placement: Coca-Cola’ -prosegue il Codacons - è altrettanto vero che tale informazione non basta, poiché non immediatamente percepibile dagli utenti, a meno che gli stessi non vadano a cercarla tra i credits del video, e perché non compare in sovrimpressione all’inizio del videoclip, in modo da informare correttamente i consumatori".

 

 

I precedenti

Fedez era già stato bersaglio del Codacons: prima per il televoto su Sanremo e poi per aver indossato un cappello griffato Nike durante il concerto del 1 maggio.

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