Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, si fa un selfie allo stadio (Foto LaPresse)

Il Gasparri “poeta-narratore” invitato (con lode) al Festival della Sintesi

Marianna Rizzini

Riconoscimento alle odi (sul calcio e non solo) scritte dal senatore di Forza Italia

Roma. A Lucca, questo weekend, al Festival della Sintesi, in veste “di poeta-narratore”, con tanto di “rassegna delle odi più riuscite e magari con altre concepite per l’occasione”: così dice l’invito ufficiale all’evento dedicato alla “brevità intelligente” recapitato a Maurizio Gasparri. Che è senatore di Forza Italia e presidente della Giunta per le immunità parlamentari del Senato ma che da tempo ormai, il lunedì, durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” (RaiRadio1), si fa appunto autore di odi sul campionato di calcio e non solo: stampata nella memoria dei cultori del genere rimane quella scritta in occasione del referendum renziano del 2016 (un’ode al No: “Su votiamo tutti No / all’imbroglio mi opporrò / disse Renzi: se sconfitto / torno a casa e resto zitto / va in tv, urla e promette / ma si trova nelle strette / previsioni molto tristi / per lui fanno i sondaggisti… / Noi del no non ci fidiamo / e per questo non molliamo / vai a votare e vota No / se vuoi dir ‘io non ci sto’ / Renzi il popolo cancella / altro che riforma snella / gli elettori ha depennati / vuole solo nominati / se sconfitto vada via/questa è la democrazia!”).

 

Ma c’è stata anche l’ode per l’ultima manovra (“Il contratto giallo e verde / ogni giorno un pezzo perde / la pensione anticipata? / te la dan ma dimezzata! / e il reddito famoso / resta vago e misterioso /…Il Gigino trafelato / sarà presto licenziato / e alla gente resta il danno / di Di Maio e del suo inganno”). Ma la convocazione a Lucca per il Gasparri “poeta” (molto fiero della dicitura “brevità intelligente”) verte soprattutto sulle “simpaticissime odi calcistiche”, si legge sull’invito, che con “ironia, leggerezza e metrica perfetta” sintetizzano eventi anche per chi “di calcio non sa nulla”.

 

E insomma il digiuno del pallone si può dilettare con l’ode “allo strazio”: “Il vantaggio juventino / fa il traguardo più vicino / Il San Paolo vien violato / ed il Napoli staccato / Non par zebra ma destriero / lo squadrone bianconero / E la Juve terrà in petto / quasi a vita lo scudetto / Più che un derby un vero strazio / per la Roma con la Lazio / fu tre a zero il risultato / un punteggio esagerato / Troppi punti i giallorossi / han gettato dentro i fossi…”. Per non dire dell’ode “alla cagnara”: “Juve avanti a percussione / fa tre reti al Frosinone / Va Ronaldo sempre a segno / encomiabile il suo impegno / Mentre il Napoli domato / col Torino ha pareggiato… / Ma d’Icardi la compagna / piange in video e assai si lagna / che ridicoli teatrini / fatti sol per i quattrini / Che finisca sta cagnara / e si acquieti Wanda Nara!”. E mentre l’evento si avvicina, giunge notizia di un’ode a Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 d’epoca sovranista.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.