Nessuno come lui ha saputo esprimere l’italiano medio e quindi provinciale, l’italiano maschilista e beghino cattolico, quasi più tipico al nord che al sud, con la sua ossessione per un’efficienza tutta immaginata e tutti gli altarini ben occultati, dai debiti alla moglie ereditiera. L'amicizia con Fellini e l'esposizione curata da Marco Dionisi Carducci