Immensamente Gerard Gérard Depardieu ha trascinato Vladimir Putin nella storia dell’arte, abbracciandolo, sfregando il suo corpaccione strabordante contro quello oliato e teso del presidente russo, l’antitesi muscolosa della nouvelle vague. Sembravano Obelix e Asterix che si incontrano, sembrava ci fosse una sceneggiatura e un motore, azione, gridato da qualcuno là dietro. 14 GEN 2013
Elezioni 2013, la grande fuga dei cattolici dai valori non negoziabili Dice Natale Forlani, ex portavoce, che alla fine il raduno di Todi “è servita solo a far candidare qualcuno nella lista Monti, un po’ poco”. Una semi verità perché in realtà, inconsapevolmente, Todi è servita anche ad altro. A far sì che oggi, di fatto, i cattolici siano più dispersi di prima e soprattutto siano senza dimora politica quei “valori non negoziabili” di ratzingeriano imprimatur. Dopo il raffreddamento con la “casa” berlusconiana, i cattolici hanno puntato sul rassemblement nato intorno a Monti, che li definisce valori “importanti”. Paolo Rodari 11 GEN 2013
Jorge Mendes, il procuratore di Cristiano Ronaldo che sa sporcarsi le mani con stile José Mourinho, Cristiano Ronaldo e Radamel Falcao rappresentano il triangolo d’oro della Gestifute, società portoghese fondata nel 1996 che fa capo a Jorge Mendes, eletto da Globe Soccer miglior agente al mondo. Il migliore? Sicuramente il più potente con un giro d’affari di 160 milioni di euro l’anno e un parco assistiti valutato 536 milioni (futebolfinance.com). Meno presenzialista di Mino Raiola ma decisamente più elegante, i due svolgono la stessa professione ai livelli più alti sporcandosi le mani con stili diversi. Francesco Caremani 10 GEN 2013
Si contenga, mi consenta Non sarà la fine del mondo, ha detto Michele Santoro, citando Ligabue, nel video-editoriale di presentazione molto anticipata dell’arrivo di Silvio Berlusconi a “Servizio Pubblico” (video-editoriale in cui Santoro diceva anche che quest’anno Natale pareva Pasqua, vista la resurrezione di un Cav. che accetta il suo invito). Non sarà la fine del mondo, stasera, ma neanche “soltanto una trasmissione giornalistica”, come da settimane dice Santoro, con la modestia anche un po’ immodesta di chi chiama l’applauso con la successiva immediata esegesi dello sbarco del Cav. nello studio dei suoi cari nemici. 10 GEN 2013
Parla Bombassei Ecco le rivoluzioni parallele di Monti e Marchionne Il senso del “dovere” più che l’“opportunità”. La “credibilità” di Mario Monti “più che qualsiasi velleità di fare carriera in politica”. L’industriale Alberto Bombassei, 72 anni, mentre spiega al Foglio il senso della sua candidatura nel partito del premier, si atteggia quasi a “indipendente dei tecnici”, versione aggiornata dell’“indipendente di sinistra”. Ma non nasconde mai il feeling profondo, tutto politico e culturale, che lo lega a Monti e che passa pure per un personaggio controverso come l’ad di Fiat, Sergio Marchionne. Leggi l'editoriale La guerra delle due Confindustrie Marco Valerio Lo Prete 10 GEN 2013
L’Africa di Grillo L’Africa di Beppe Grillo è già qui, è la savana psicologica dell’ex comico che rientra con mezzo piede nella pantofola da pensionato buttata nel rogo soltanto due settimane fa, quando si tuffava sulla folla nelle piazze della campagna-firme di Natale: dopo le elezioni “torno a fare teatro”, torno a “fare le mie cose”, sono uno che “si fa ammazzare per una battuta” e questo resto, ha detto Grillo con tono improvvisamente sommesso in quel di Udine, due sere fa, ripreso dagli attivisti e rilanciato in rete da “Byoblu” e dalla bacheca Facebook del primo dissidente espulso, Valentino Tavolazzi. 08 GEN 2013
Dall’Ohio al Pirellone Sembrava l’Ohio, invece è il Varesotto. Sembrava l’Ohio, perché ci sono le elezioni e a qualcuno il paragone era venuto subito in mente: la Lombardia sarà l’Ohio d’Italia, lo swing state, la regione ballerina, chi vincerà qui le elezioni per il Senato avrà vinto la partita anche a Roma. Perché la Lombardia elegge 49 senatori, e con i 24 del Veneto e i 25 della Sicilia costituisce il pacchetto di mischia determinante per costruire la maggioranza della Camera alta – che Senato delle regioni ancora non è, e probabilmente non sarà mai, ma intanto già si comporta come tale in base a una cervellotica legge elettorale. Leggi Casini: "Tra Pdl e Lega è l'accordo della disperazione" 08 GEN 2013
Basta stupidi cinguettii, evviva la Merkel che a Twitter fa “cucù!” Mica si può del tutto escludere di poter dire qualcosa di memorabile in 140 battute – genere: “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò…” ecc. ecc., “Obbedisco!”, “Tu quoque, Brute, fili mi?” (più o meno quello che va ripetendo Bersani a Monti), “Non chiederti cosa fa lo stato per te, ma chiediti cosa fai tu per lo stato”, “Il Papa? Quante divisioni ha?”, “Sarò un Presidente operaio”, fenomenale questa, ecc. ecc. – ma non è facile. Se non si è Oscar Wilde o Karl Kraus, o almeno uno dei Simpson, dallo stitico cinguettio sarebbe meglio tenersi alla larga. Stefano Di Michele 08 GEN 2013
Il buono e il cattivo Icardi, da scarto del Barcellona a eroe di Genova In Italia ha segnato la giornata su un doppio fronte. A San Siro, dove Bojan è entrato in campo cambiando un pomeriggio del Milan che pareva di sola fatica. A Torino, soprattutto, dove Mauro Icardi ha incrinato le certezze della Juventus con una doppietta che ha consegnato la vittoria a una Sampdoria andata in svantaggio e ulteriormente azzoppata da un'espulsione. Tutt'altra giornata quella invece vissuta da Estaban Cambiasso, altro argentino. Lui non si è mai tirato indietro di fronte alle responsabilità e così, di fronte a una difesa azzerata da infortuni e squalifiche, ha detto sì a un utilizzo da centrale. Sandro Bocchio 07 GEN 2013