La crisi di coscienza della leadership islamista in Tunisia Tunisi. E’ nell’anonimo parcheggio di un palazzone di periferia dalla facciata scrostata che si è accartocciata la transizione in Tunisia. Qui, con quattro colpi di pistola il 6 febbraio è stato freddato Chokri Belaïd, politico dell’opposizione laica e di sinistra, voce forte contro il partito islamista al governo. A ricordare il luogo esatto dell’esecuzione ci sono mazzi di fiori e candele, giovani infreddoliti in pellegrinaggio, la sigaretta in una mano e lo smartphone nell’altra. A due settimane dai funerali di massa trasformatisi in protesta contro l’esecutivo, la Tunisia culla della rivolta araba è bloccata nella più grande crisi politica dalla rivoluzione del 2011. Rolla Scolari 23 FEB 2013
Monti chiarisce l'equivoco sulla Merkel Nel giorno successivo alle dichiarazioni rese all’Adnkronos sui presunti desiderata della cancelliera tedesca Angela Merkel rispetto alla futura guida politica dell’Italia, Mario Monti è tornato a parlare ai microfoni di Corriere.it chiarendo l’equivoco: "Né a me né a Bersani serve la benedizione della Merkel. So bene che la Cancelliera Merkel non interfersice nelle elezioni italiane nè in quelle di altri Paesi – ha detto Monti – per questo ho voluto smentire ciò che ha detto Berlusconi, cioè che io avrei fatto un accordo con Bersani con la 'benedizione della Merkel'". Leggi Perché Casini ha già fatto tombola al Senato anche se Monti fa flop Redazione 21 FEB 2013
Un generale iraniano è stato ucciso dagli israeliani in Siria? Un generale iraniano con falso nome ucciso in Siria da uno strike israeliano? Il giorno di San Valentino un servizio fotografico dell’agenzia iraniana Fars, considerata vicina alle Guardie della rivoluzione (i pasdaran), coglie un crocchio eccezionale a un funerale nella capitale Teheran. Ci sono il ministro degli Esteri, Ali Akbar Salehi, il comandante delle Guardie della rivoluzione, Mohammed Ali Jafari, e il generale dell’intelligence pasdaran Qassem Suleimani, attorno al feretro del generale Hassan Shateri, l’ufficiale più alto in grado a morire durante un’operazione militare fuori dall’Iran. 19 FEB 2013
Eclisse DiCaprio Voglio parlare del nulla e comportarmi come un idiota, girare con gli amici, eclissarmi, annoiarmi, migliorare un po’ il mondo e fare il bene del pianeta, ha detto Leonardo DiCaprio senza citare il solito Al Gore, suo compagno di militanza verde, ma senza neppure alludere ai precetti di vita ecologica che fanno assomigliare alcune sue interviste ai proclami di un grillino candidato alle parlamentarie: chilometro zero, spreco d’acqua zero, frugalità a mille, petrolio vade retro, riciclo e macchine elettriche – e non importa a nessuno che sia vero o vero soltanto a metà, ché è l’intenzione quella che conta. 28 GEN 2013
Maledetta canzonetta, i grillini vogliono l’inno cupo e Grillo cattivo A forza di predicare indignazione e frugalità, Beppe Grillo ha creato un mostro: una parte della sua base non solo non ha alcuna voglia di leggerezza, ma sanziona anche la più piccola deviazione dal sentiero “cupezza & apocalisse”. Aveva forse pensato di addolcire un po’ i toni del vendicatore bisbetico, Grillo, anche per risollevare i sondaggi, e dunque, per accompagnare il suo “Tsunami tour” tra piazze gelate e tuffi sulla folla, aveva messo in bella vista sul suo blog l’inno “L’urlo della Rete”, scritto da Leonardo Metalli e Raffaello Di Pietro, rispettivamente giornalista e musicista Rai, fulminati dalla creatività al termine di una mattinata di code, multe, tasse, chiacchiere e lamentele nell’ufficio postale di Viale Mazzini. 19 GEN 2013
Favoriti e svenuti nel Pdl Il Cav. dice sì a tutti ma prepara sorprese choc nelle sue liste elettorali Li ha fatti svenire tutti, i suoi uomini, i dignitari del partito riuniti a tarda sera attorno a un grande tavolo di Palazzo Grazioli: “Nelle regioni in bilico decido io, non voglio uomini che indossano il volto della sconfitta”. Insomma il Cavaliere ha domato ancora una volta i suoi tanti cavalli: in Sicilia, in Lombardia e nel Lazio i posti sicuri in lista li sceglie lui, e solo lui. Nessuno è garantito e così nel Pdl si diffonde la ben nota sindrome della tremarella, il panico pre-elettorale (esempio: i tre coordinatori siciliani, visto il risultato delle regionali e del comune di Palermo, non sono precisamente araldi di vittoria). 17 GEN 2013
Marchionne: "Difendo Monti, ma ora si apre una fase politica" "Ho difeso e continuo a difendere l'operato del governo Monti, ma ora la situazione è diversa perchè la fase è politica". Cosi' l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, ha commentato la discesa in campo di Mario Monti in vista delle prossime elezioni. Leggi Ecco le rivoluzioni parallele di Monti e Marchionne. Parla Bombassei - Monti manda in tilt gli imprenditori - Evviva i tecnocrati! Parla Goulard di Marco Valerio Lo Prete Redazione 14 GEN 2013