Le promesse mantenute di Denis e l'imbarazzo di Puggioni Adesso penseranno di essersi sbagliati. Di essere andati in gita a Bergamo per prendere il giocatore che non serviva. All'Inter avrebbe di sicuro fatto infinitamente più comodo la concretezza di German Denis in luogo dell'evanescente irascibilità di Ezequiel Schelotto. I segnali c'erano stati tutti, da quando l'argentino ha trovato la sua America nell'Atalanta. Come se l'avesse giurata all'Inter: ti faccio gol ogni volta che ci vediamo, con costante passo progressivo. Una rete al primo e unico incrocio della passata stagione. Due reti nell'andata dell'attuale campionato, tre nell'ultimo confronto di domenica che ha ancora una volta posto impietosamente in evidenza - se se ne fosse sentito il bisogno - i limiti strutturali e caratteriali del nerazzurro milanese. Sandro Bocchio 08 APR 2013
Capitalismo terra-aria. Così scricchiola la strategia Benetton I destini di Alitalia e dei suoi soci sono legati. Ma quelli di un azionista in particolare, la famiglia Benetton, dipendono più di altri dalla sopravvivenza della prima compagnia aerea nazionale. C’è infatti una strategia che lega l’ingresso dei Benetton in Alitalia, tramite Atlantia, risalente a quattro anni fa, e la recente operazione finanziaria per fondere Atlantia e l’immobiliare Gemina (che controlla la Aeroporti di Roma, Adr), entrambe società in mano a Sintonia, la holding dei Benetton. Il filo rosso è evidente se lo si afferra da principio, convengono analisti e osservatori consultati dal Foglio che chiedono di non essere citati. 24 MAR 2013
Il Grillo friabile E’ l’ultimo giro di chiave alla porta del castello a Cinque stelle, il paradosso dei coordinatori (e proconsoli) della comunicazione Claudio Messora e Daniele Martinelli che, dopo un solo giorno di servizio, non comunicano più – per permalosità verso i giornali che fanno i giornali e interpretano estensivamente nei titoli il “non so, valuteranno i deputati e i senatori” detto da Messora alla “Zanzara”, sul tema del governo extrapartiti. “Macchina del fango”, “esercito di spalamerda”, ha detto il blogger annunciando il silenzio stampa, ché non basta una normale smentita nel mondo sdegnoso degli Avatar sognati da Gianroberto Casaleggio. 21 MAR 2013
Appunti scritti in Adirondack doppia sul libro di Pigi, Silvia e la morte Vita, desiderio, amore, vecchiaia e morte sono materiali da romanzo o da diario in forma di saggio. Ma possono occupare, colonizzare e fecondare con eleganza la memoria recente e viva di un giornalista, di un critico della società, del linguaggio e della cultura civile. Ho sempre evitato la letteratura che documenta le vertigini del sopravvissuto alla morte della persona che dà senso e forma alla vita. Non ne avevo il coraggio. Bassottina 20 MAR 2013
Ce n’est qu’un début E’ durata un’ora in meno rispetto al previsto la messa per l’inizio del ministero petrino di Papa Francesco. Splendeva il sole su Roma e la piazza era un contrasto di bandiere nazionali, striscioni e drappi solenni amaranto, bordeaux e porpora funzionali alla celebrazione eucaristica. Davanti al portone di ingresso della basilica c’era il tronetto (non quello prezioso di Leone XIII, visto anche alla Benedizione Urbi et Orbi dello scorso Natale) sormontato dal parasole. L’altare, sul sagrato, era arredato nello stile benedettino tanto caro al “venerato predecessore Benedetto XVI”: sette candelabri, la croce al centro. Leggi Nato per fare il Papa di Nicoletta Tiliacos 20 MAR 2013
Non è mica male un vescovo descamisado vestito di bianco Ho un difetto. I papi mi piacciono tutti. Pio XII , sotto il cui regno fui partorito in Roma, ed era vivo ancora perfino Stalin, non lo afferravo, salvo la bellezza sacrale della sua postura e il gesto protettivo delle mani al cielo in San Lorenzo. Poi ho sposato per amore un’americana che lo aveva visitato con la scuola Marymount, la mia Selma che durante la visita, accarezzata che il Papa le ebbe la testa dopo il bacio dell’anello, scoppiò in pianto per l’emozione, la piccina. Inoltre ho letto un paio di sublimi encicliche, quella di cui fu coautore il cardinale Agostino Bea sul metodo storico-critico e quella sulla chiesa come corpo mistico, e sono rimasto pietrificato dalla forza di dottrina. 17 MAR 2013
Il governo si ravvede sui Marò Apparentemente il governo dei tecnici ormai a fine mandato s’è svegliato e con una prontezza da Totò truffa ha annunciato che, questa volta, non rimanderà indietro i due Marò nelle prigioni indiane – a Natale le autorità di Nuova Delhi avevano preteso una garanzia in denaro di 832 mila euro, questa volta invece sembra si fossero fatte bastare una lettera di rassicurazioni dell’ambasciatore italiano in India. Non restituiamo Salvatore Girone e Massimiliano Latorre perché abbiamo riscoperto negli ultimi due mesi le ragioni di diritto che avevamo lasciato cadere in questo anno di detenzione. Redazione 11 MAR 2013
I Marò restano in Italia "L'Italia ha informato il governo indiano che, stante la formale instaurazione di una controversia internazionale tra i due Stati, i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non faranno rientro in India alla scadenza del permesso loro concesso". Lo rende noto un comunicato della Farnesina. Leggi Il comunicato della Fanresina - Leggi Il ministro Di Paola è desiderato in India - Leggi A che punto sono le trattative per il rilascio dei marò di Pio Pompa - Leggi Quel decreto insabbiato dal governo che eviterebbe altri “casi Marò” di Alberto Brambilla - Leggi Natale in casa Marò Redazione 11 MAR 2013
Non è come otto anni fa, tanti auguri per l’extra omnes Martedì è il gran giorno dell’extra omnes. Otto anni fa Joseph Ratzinger fu scelto come Papa dopo aver pronunciato un duro giudizio pasquale sulla sporcizia nella chiesa e dopo avere denunciato con sconvolgente vigore omiletico la dittatura del relativismo che riconosce soltanto l’Io e le sue voglie. I signori cardinali sapevano quel che avevano da fare in conclave, e conclusero in fretta il complicato lavoro politico e spirituale di dare un ancoraggio sicuro, un’autorità indiscutibile, alla cristianità universale. Oggi è diverso. Leggi La libertà cristiana in Europa di Christoph Schönborn 10 MAR 2013
Altro che Museo della Scienza Dovevano bruciarla prima C’è qualcosa di pietoso nel rogo della Città della Scienza napoletana. Non è propriamente un’eutanasia (troppo pliniano, troppo spettacolare l’evento) ma certo è la fine di un’agonia. La Città della Scienza si dichiarava eccellenza ma era una poveracciata che non pagava gli stipendi, che non pagava i fornitori, che non pagava nessuno nella migliore tradizione partenopea e parte italiana. E chissà che le fiamme non siano state appiccate (irrazionalmente, ovvio) da qualche creditore inferocito. Leggi Scienziato fisso in parco interactive di Maurizio Milani 07 MAR 2013