Il buono e il cattivo Il bastone di Mihajlovic e i bilanci di Guidolin Sinisa Mihajlovic è una di quelle persone che fa la gioia dei giornalisti. I concetti non sono banali, gli atteggiamenti non lasciano indifferenti. Non è mai accomodante, parla e agisce per colpire, come gli capitava quando giocava. Ogni portiere sapeva perfettamente in che modo avrebbe calciato un angolo oppure una punizione, ogni portiere era costretto ad arrendersi. Perché le parabole erano uguali a se stesse ma comunque differenti, pronte a recapitare un'insidia quando uno meno se lo aspettava. Come avviene oggi, che Mihajlovic è diventato allenatore. Chi se lo trova di fronte, sa con chi a che fare. Eppure c'è sempre qualcosa di nuovo, che lascia spiazzati. Sandro Bocchio 28 APR 2014
Giovanni XXIII Questo Papa non gli piace. Lo fanno santo, domani, ma meno che meno gli piace. Tanto poco gli piacciono, questo Papa e la sua canonizzazione, che in mezzo ai cori di giubilo universale di questi giorni s’è invece preso la briga di spiegare – in punta di dottrina e di teologia e rispettoso, ci tiene a dirlo, dell’istituzione e delle sue decisioni – perché in certi casi “eccezionali” anche la gloria degli altari può essere messa in discussione. Il professor Roberto de Mattei è uno storico e un cattolico tradizionalista, che si ispira alla “scuola romana” teologica di Brunero Gherardini e di Cornelio Fabro. 27 APR 2014
La casamatta aspetta il Cav. Potrebbe leggervi dei libri. “Libri? Qui seduti ci leggiamo i volti. Le storie vere. Un romanzo che non finisce mai”, e il sorriso di ottantenne s’allarga incerto su due file di denti anneriti dal fumo di troppe sigarette. Che lavoro faceva lei? “Ero ferroviere. Comunista”. Gli ospiti di questo gran ricovero sudmilanese s’incontrano al bar, siedono fuori, al sole. E’ come la piazza d’un piccolo paese, il centro della vita sociale. Il barista, che è un meridionale suadente e garbato, serve acqua gassata alla spina e Ginger, anzi “gingerino”, bevanda analcolica che ricorda il brivido inebriante dell’Aperol o del Campari, “a ciascuno il suo vizio”, dice sorridendo, mentre riempie ancora un bicchiere con questo liquido rosso, zuccheroso e innocuo. Qualcuno gioca a briscola. 20 APR 2014
Tutte le Pasque del mondo Luis Buñuel era un regista famoso per l’anticlericalismo delle sue opere e che amava definirsi “ateo per grazia di dio”. Vittorio Messori è invece un apologista cattolico dei più noti. Eppure un peculiare legame esiste fra i due per via di Calatrava, località dell’Aragona di circa 4000 abitanti. A Calanda, infatti, avvenne la vicenda narrata a Messori nel suo libro del 2000 Il miracolo: storia del giovane contadino Miguel Juan Pellicer, cui la gamba destra amputata sarebbe stata rattaccata per intercessione della Vergine . Ma Calanda è anche il luogo natale di Buñuel, cui è dedicato il Centro Buñuel Calanda , con museo permanente e un festival annuale. E a Calanda il Venerdì Santo i tamburi suonano ininterrottamente per 24 ore, secondo una tradizione in ricordo di un antico segnale di allarme del tempo della guerre contro i Mori . Maurizio Stefanini 20 APR 2014
One man show a Mosca Putin ha una coreografia perfetta per spiegare che l’Ucraina è Nuova Russia Una regia perfetta, meglio delle Olimpiadi di Sochi. Alla sua dodicesima linea diretta con i russi, quattro ore a reti unificate, Vladimir Putin è un “one man show”, l’unico in Russia a essere al centro dell’attenzione, indicare la via, punire, premiare e intrattenere, l’ultima istanza di milioni di russi che gli hanno inviato domande, suppliche, esortazioni, lamentele e ringraziamenti. Ma se negli anni precedenti appariva come un incrocio tra supermanager e Babbo Natale, stavolta, al massimo storico della popolarità, è il padre della nazione che ha riportato a casa la Crimea. Circondato da tutto il suo pantheon di divinità minori: dai poliziotti Berkut che dopo aver sparato sul Maidan sono passati con la Russia, agli intellettuali firmatari di appelli di regime, a Edward Snowden che fa una domanda in inglese e mette in imbarazzo il presidente che non vuole ammettere di non aver capito. Leggi anche Raineri Ricomincio da Kiev Redazione 17 APR 2014
La spietata verità Pubblichiamo il discorso che Ayaan Hirsi Ali avrebbe dovuto tenere alla Brandeis University in occasione del conferimento di una laurea honoris causa. Una rivolta dei docenti e degli studenti contro “l’islamofobia” di Hirsi Ali ha costretto l’università a ritirare il titolo. di Ayaan Hirsi Ali Redazione 15 APR 2014
Speciale online 16:50 Porno-politica. Le eredi di Cicciolina che occupano la scena della destra europea C’è attrazione tra le pornostar e la destra radicale europea, ma non sempre il fervore è ricambiato. In questo momento, ad esempio, festeggia col suo partito Jacqueline Avisse, in arte Ariane Carera de Luxor, 46enne attrice a luci rosse, 103 tra film hard e spot pubblicitari di biancheria intima, oltre a diversi show sul web in 20 anni di carriera. Da sempre simpatizzante del Fronte Nazionale, alle ultime municipali è stata candidata al sesto posto nella lista Rassemblement Bleu Marine presentata a Bessan, un comune di 4600 abitanti dell’Hérault. “Si è in democrazia! Questa persona ha tutto il diritto di presentarsi come tutte le altre”, l’ha difesa con forza il candidato sindaco Stéphane Revuelta quando è montata la polemica. Maurizio Stefanini 01 APR 2014