Contro le casematte illiberali Dopo anni di gramsciana occupazione delle casematte della società civile, dall’università all’editoria – che è, poi, la versione non rivoluzionaria, ma non meno illiberale e inquinante, assunta dal marxismo-leninismo in un paese finito, a causa della Guerra fredda, nella sfera di influenza strategica degli Stati Uniti – la condizione culturale dell’Italia è miserevole. Ma a renderla miserevole non è l’occupazione delle casematte borghesi da parte degli ultimi rappresentanti di una filosofia sconfitta dalle “dure repliche della Storia”, ma che conserva, negli scritti di Karl Marx – che peraltro nessuno ha letto, e conosce – una forte componente dialetticamente problematica, bensì l’opera di piccoli opportunisti che ne orecchiano i cascami, cioè la versione grossolanamente demagogica e popolare che aveva indotto Marx a dire “io non sono marxista”. di Piero Ostellino Redazione 21 AGO 2013
La sinistra masochista e tutti quei vacui discorsi intorno alla felicità Giusto questo ci mancava – non si riesce neanche a trovare la data del congresso, che subito bisogna gettarsi su una faccenda molto più complicata (anche se a prima vista niente sembra complicato come il congresso del Pd): la felicità. Questione che, da Epicuro a Schopenhauer ad Albano & Romina, nel corso dei millenni le menti più eccelse ha coinvolto. Ora si chiede pure a Epifani di dire la sua. Sull’ultimo Venerdì di Repubblica, è stato Curzio Maltese a indicare la rotta: “La triste fine della sinistra che parla solo di pil e non cerca più la felicità” – concentrarsi e impegnarsi, compagni tutti, nella “ricerca della felicità”: alla ricerca e alla lotta. Stefano Di Michele 20 AGO 2013
Il romanzo di padri e figlie Che Marina Berlusconi saggiamente dica no alla discesa in campo in nome del padre, indica che davvero potrebbe scendervi senza rompersi le gambe. Accortamente suo padre si astiene dal fare pressioni. Non vuole essere il mandante e fare della figlia il sicario dei suoi desideri, sa che lei è altro da lui, e come tale va rispettata. Intanto che Marina Berlusconi medita a bordo campo i radical chic arricciano naso e coda: la figlia del Cavaliere non assomiglia per niente a una Kennedy e questo è un peccato originale. Come osa pensare di rappresentare l’Italia? Umberto Silva 18 AGO 2013
Dal pulpito di Atene Letta sparge europeismo sulle ferite di un’Europa sempre più scettica Qualche piccolo segno “più” negli indicatori economici europei si vede, ma nulla che basti a sollevare la coltre di euroscetticismo che è tornata ad avvolgere – in queste settimane che precedono le elezioni tedesche di settembre – le cancellerie e l’establishment intellettuale del continente. Spicca, a maggior ragione, l’atteggiamento del governo di Roma che, pur non lesinando critiche ad alcune scelte recenti delle istituzioni comunitarie, continua a reclamare a gran voce una maggiore integrazione dell’Ue. Marco Valerio Lo Prete 29 LUG 2013
Romanzo Viminale “Al Viminale può succedere di tutto, è una macchina complessa, persino pericolosa, che può stritolare”, dice Claudio Scajola, l’ex ministro dell’Interno, lui che quelle stanze le conosce bene per averle governate nel 2001, lui che ritiene di essere stato a un certo punto accoltellato alle spalle dalla macchina ministeriale. Come Angelino Alfano? “Non lo so, ma c’è un vecchio detto – sospira Scajola – ‘i ministri passano e l’apparato resta’". Buttafuoco intervista l'ambasciatore kazaco 24 LUG 2013
Scoppia la bolla dei veleni L’assoluzione dall’accusa di aver favorito la mafia del generale dei carabinieri Mario Mori e del suo coimputato, il colonnello del Ros, Mauro Obinu, è un atto di perfetta giustizia che premia la difesa tenace e istituzionale di grandi servitori dello stato (Mori è responsabile dell’arresto del capo dei capi Totò Riina) e castiga l’avvilente protervia con cui Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e altri della procura di Palermo hanno sollevato il velenoso polverone della trattativa stato-mafia, il vento calunnioso dei media ribaldi aiutando. La sentenza non si limita a inorgoglire compostamente alcuni di noi, la minoranza che ha sbattuto per tempo in faccia ai prepotenti e ai furbi la controverità ora convalidata in giudizio, e a indurre alla vergogna l’establishment dell’antimafia chiacchierona e politicamente orientata: c’è di più, molto di più. Cerasa Così a Palermo è nato il processo al processo sulla trattativa - Leggi anche Proscrizione e liberazione. I firmatari della menzogna da cui la sentenza ci libera 18 LUG 2013
Proscrizione e liberazione Queste sono le persone che hanno tradito l’opinione pubblica e il diritto per imperizia professionale e corrività con le tesi accusatorie dei giudici contro il generale Mori. Redazione 18 LUG 2013
Viva le lobby, forti e visibili Ci risiamo. Il governo che finora ha già inanellato una serie di rinvii (dall’Imu all’Iva, passando per gli F-35), ne ha fatta un’altra. Prima ha annunciato urbi et orbi di voler regolamentare le brutte-sporche-e-cattive lobby, e poi – al Consiglio dei ministri di ieri dedicato all’approvazione del relativo disegno di legge – ha rinviato la discussione ad altra seduta. La motivazione ufficiale del rinvio l’ha spiegata in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Enrico Letta: occorre verificare la compatibilità del disegno di legge con l’ordinamento dell’Ue. Da qui l’idea di affidare al ministro Enzo Moavero Milanesi uno studio comparato. Redazione 06 LUG 2013