Chomsky contro i postmoderni Non capita tutti i giorni di assistere a una simile faida fra due icone della sinistra mondiale. E’ successo fra Noam Chomsky e Slavoj Zizek. O per dirla con le parole del Wall Street Journal, “Chomsky contro Elvis”. Il primo è il grande linguista del Mit, il college nel Massachusetts che ogni anno sforna cinquecento invenzioni e centosessanta brevetti. Chomsky il guru anticapitalista, il pacifista colluso di tiranni, il mandarino nemico delle élite che entrò di ruolo al Mit ad appena trent’anni, contro Zizek, il blasonato intellettuale sloveno con cattedre in America, “il gigante di Lubiana” noto così per il suo aspetto da orso ingrigito ma non per il suo peso intellettuale. 02 SET 2013
Darwin sbanda in curva Eric Simons è attratto dai fenomeni curiosi del mondo naturale, tipo il sistema di comunicazione dei delfini, la vita sessuale dei coralli e altre cose imprescindibili che finiscono rubricate di rigore nel genere “forse non tutti sanno che”. Ha scritto un libro sulle esplorazioni di Charles Darwin, viaggi avventurosi che assomigliano a quelli che il giovane divulgatore americano intraprende in solitaria per esercitare l’occhio da naturalista ottocentesco e produce podcast a raffica su ambiente e dintorni. Jack O'Malley 29 GIU 2013
Le ambiguità e i trucchi nella sorveglianza telefonica di Obama Mercoledì sera il Guardian ha pubblicato uno scoop pruriginoso in questo periodo di intrusioni nella privacy e indagini sui leak da parte dell’Amministrazione Obama: la National Security Agency (Nsa) è stata autorizzata a controllare tutte le telefonate gestite dall’operatore Verizon, uno dei più importanti provider americani, per il periodo che va dal 25 aprile al 19 luglio. L’ordine della Foreign Intelligence Surveillance Court, la corte che autorizza le richieste delle agenzie di sicurezza, specifica che il permesso riguarda le chiamate di telefoni americani verso paesi stranieri e quelle all’interno dei confini nazionali, mentre sono escluse le conversazioni che avvengono all’estero. 07 GIU 2013
L’eurocrisi è un gran colpo di fortuna per la Merkel da terzo mandato La crisi dell’Eurozona è stata il grande colpo di fortuna di Angela Merkel. La cancelliera non lo sa, ma Stefan Kornelius, giornalista politico della Süddeutsche Zeitung, e autore di “Angela Merkel - Die Kanzlerin und ihre Welt” (Angela Merkel - La cancelliera e il suo mondo; ed. Hoffmann und Campe), ne è convinto. Quante volte era stato scritto e detto che Merkel era all’apice del potere, già ai tempi della Grosse Koalition? Era riuscita a piegare i riottosi gemelli polacchi Kaczynski a sottoscrivere il trattato di Lisbona, e per questo era celebrata come il nuovo leader europeo. Ma per entrare nella storia ci vuole un evento straordinario. Andrea Affaticati 26 MAG 2013
Maestro e profeta In un “Parlamento pieno di fuori corso”, come lo definisce amaramente Giuliano Amato, che ci sta a fare Enrico Letta? Se questa è la tendenza della politica sotto i raggi delle 5 stelle, allora il capo del primo governo di grande coalizione è davvero un pesce fuor d’acqua. O meglio un balenottero, l’ultimo epigono della Balena bianca. In realtà, Letta rappresenta l’esponente tipico della generazione di mezzo, quella che non esce più dall’accademia dei partiti di massa e non ha ancora trovato un’altra grande nave scuola. Ha costruito il suo profilo intellettuale mano nella mano con il profilo politico, ha fatto carriera grazie a una rete ben tessuta e a un maestro di prim’ordine. Stefano Cingolani 12 MAG 2013
Gli idioti di Twitter Non c’è posto migliore di quella specie di mensa scolastica che sono i nuovi media per capire la twidiozia. Il Washington Post ha recentemente pubblicato un pezzo sulla morte del metronomo, che i musicisti stanno rimpiazzando con applicazioni per iPhone che svolgono la stessa funzione. L’intera storia era nata da una serie di 17 tweet, che il giornale aveva pubblicato parola per parola (e poi ci si chiede perché la stampa sta morendo). C’è poi Nick Bilton, lo scrittore del Bits Blog sul New York Times, che vive sul filo del rasoio della connessione. di Matt Labash Merlo Chicco, l’elefante e la mafia Redazione 10 MAG 2013
I responsabili dell’attacco A Boston finisce l'assedio, esercito e polizia catturano il “ceceno” Dopo una caccia all'uomo gigantesca, che ha paralizzato l'intero hinterland di Boston, la polizia degli Stati Uniti ha catturato vivo uno dei due ragazzi di origine cecena ritenuti responsabili dell'attentato alla maratona della città di lunedì scorso. Seguendo una segnalazione giunta da un residente (intorno alle 21 ora locale), la polizia ha trovato Dzhokhar Tsarnaev, 19 anni, nascosto in una barca in un cortile di periferia a Watertown, stanco e ferito dopo che la notte scorsa, in uno scontro a fuoco, aveva perso la vita il fratello complice. 20 APR 2013
Né fresco né nuovo né di rottura. Eppure Barca prenota il dopo Bersani La “freschezza” di Fabrizio Barca può “andar bene”, “può aiutare” il Pd, dice Rosy Bindi sulla Stampa. E però, con tutto il rispetto, non si riesce a capire perché uno, nel Pd, dovrebbe volere come leader del Pd Fabrizio Barca, ministro uscente della Coesione territoriale nel governo Monti e papa straniero entrante, ma per vezzo riluttante, nell’universo democratico – autocandidato, sì, ma quasi quasi a nulla, a sentire lo stesso Barca che parla da Lucia Annunziata, a “In mezz’ora” (non aspira alla leadership del Pd, ma “al gruppo dirigente” del Pd, dice). Solo che Barca fino a ieri non era neppure iscritto, al Pd, e non ha votato per il Pd, tantomeno quando a fondarlo c’era l’amico d’infanzia Walter Veltroni. 12 APR 2013