Se Piketty pikiava Da un commissariato di Parigi per un lungo interrogatorio dopo una denuncia per “violenza coniugale” contro la compagna, alla Casa Bianca per essere ricevuto con tutti gli onori come nuovo eroe dei liberal americani. Il percorso di Thomas Piketty, l’economista francese diventato una star negli Stati Uniti grazie al suo libro su – o meglio contro – “Il Capitale nel XXI secolo”, potrebbe ispirare gli sceneggiatori delle migliori serie televisive americane. Figlio di borghesi sessantottini che passati da Lutte Ouvrièr all’allevamento di capre nell’Aude. Primo della classe alla Scuola normale superiore. Dottorato preparato alla London School of Economics. David Carretta 26 APR 2014
La repubblica di Assad Nel luglio 2012 andai in Siria perché stava scoppiando la battaglia di Aleppo, la città più grande del paese. I soldati di Assad si stavano ritirando dal confine settentrionale, varcarlo era più facile di prima – in quella zona si poteva ormai fare senza un timbro del governo sul passaporto – e giornalisti da tutti i paesi stavano entrando dalla Turchia. Sull’aereo tra Istanbul e Antiochia incontrai Lorenzo Cremonesi, del Corriere. C’eravamo tutti, tranne quelli di Repubblica. Una giornalista di quel quotidiano, Alix Van Buren, proprio in quei giorni stava chiedendo un’intervista al presidente siriano Bashar el Assad attraverso alcuni contatti nello staff presidenziale di Damasco e non voleva che i reportage dal fronte su a nord interferissero con la richiesta fatta al governo siriano. 11 APR 2014
Wes in Wonderland Scegli qualcosa che ami fare e fallo per il resto della tua vita”. Se lo sente dire – all’inizio di “Rushmore” – il quindicenne Max Fischer, ragazzino prodigio che in seconda elementare aveva scritto un atto unico sul Watergate. Alla Rushmore Academy entra grazie a una borsa, invece di studiare il programma fonda club filatelici, allena squadre sportive, si dedica all’astronomia e all’apicoltura, fa esercizi di calligrafia. Wes Anderson ne approfitta per riempire lo schermo di costumi e attrezzerie tra lo stravagante e il retrò (blazer con cappuccetto rosso, mazze da lacrosse, tavoli da backgammon, un libro con le imprese del comandante Jacques-Yves-Cousteau). Mariarosa Mancuso 04 APR 2014
Quirinale, che sorpresa! Felici gli anni, quando c’era la riserva sottomano – il Gran Notabilato, i Cesare Merzagora a disposizione, i Giovanni Leone sottomano, persino Scalfaro nell’emergenza bombarola e stragista, e l’europeista Ciampi, per ben figurare con Azeglio continentalmente. E anche Napolitano – sempre il sublime raffinato notabilato, cui il Palazzo che fu del Papa e poi del re quasi sempre si consegna (non abbastanza consegnato al ruolo, né ancora votato alla vigna umbra, era allora D’Alema, come invece il sublime notabile numero due della storia repubblicana, Luigi Einaudi, che poteva vantare applicazione al barolo in quel di Dogliani: la proprietà di qualche filare sempre a un’aura di benemerito Cincinnato avvicina). Stefano Di Michele 30 MAR 2014
Speciale online flash 10:30 Renzi vede Merkel. Davanti alla lavagna, con qualche slide Oggi, nel primo pomeriggio, il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, incontrerà la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Seguirà una conferenza stampa congiunta attorno alle 18. Il vertice italo-tedesco prevede anche incontri bilaterali tra i responsabili dei principali ministeri, Pier Carlo Padoan (Economia) incluso. "Non siamo gli alunni da mettere dietro la lavagna, siamo l’Italia", ha detto Renzi domenica intervistato al Tg5: "Se facciamo bene il nostro dovere, noi saremo alla guida dell’Europa e non l’ultimo vagone tra quelli ritardatari". Leggi anche Ferrara Dopo #lavoltabuona e #lasvoltabuona arriveranno #icazziamari Cerasa-Lo Prete Le slide di Renzi per la Merkel Marco Valerio Lo Prete 17 MAR 2014
Una riforma al mese? Solo se “l’ipertrofia dell’ego” dei burocrati permette “Una riforma al mese”, da ieri, è la frase sulla quale si misurerà il successo o l’insuccesso di Matteo Renzi, il presidente del Consiglio (incaricato) più giovane della storia italiana. Il metodo annunciato, a volerlo giudicare con il metro di alcuni autorevoli economisti contemporanei (non sospettabili di corrività con il sindaco rampante), è corretto. Marco Valerio Lo Prete 18 FEB 2014
E Google ricreò il mondo “A chi appartiene il futuro?” è una domanda notevole. Jaron Lanier, una divinità della preistoria digitale che inventò la realtà virtuale e poi vide che non era cosa buona, con questa domanda ci ha intitolato il suo ultimo libro, che è un viaggio nella necropoli della classe media, stecchita dalla rivoluzione digitale che prometteva prosperità, mobilità sociale e sorrisi per tutti. Per Lanier il problema è tutto nella grande asimmetria implicita nel meccanismo dell’economia digitale: alcuni dei player cedono, senza chiedere nulla in cambio, la propria merce ad altri che la monetizzano alla grande. 20 GEN 2014
Vie di fuga dallo scandal o dal rezalet* Per salvarsi dallo *scandalo, Erdogan dà pure ragione ai militari Fethullah Gülen, l’imam miliardario in esilio in Pennsylvania, e i suoi seguaci ben radicati nella magistratura e in tutti i gangli dello stato turco “stanno cercando di fare con Erdogan quello che hanno fatto all’establishment militare con i controversi processi Ergenekon e Sledgehammer”, racconta al Foglio il corrispondente dalla Turchia di un grande giornale americano che ha chiesto di rimanere anonimo. In quei due processi i magistrati turchi annichilirono l’élite militare che aveva dominato a lungo il paese, e ora potrebbe essere il turno dell’ex alleato, il premier Recep Tayyip Erdogan. Redazione 10 GEN 2014
“95 tesi” di destra per rilanciare il lavoro in America e non solo Michael Strain è un economista che si occupa di mercato del lavoro all’American Enterprise Institute, think tank conservatore di Washington dove si pratica il culto dei princìpi del mercato. Il suo presidente, ArthurBrooks, è un indefesso sostenitore della identità tendenziale fra mercato e moralità e nel tempo della “jobless recovery” americana ha propiziato un’ampia riflessione dei conservatori sul tema del lavoro. Strain ha assolto il compito, con qualche sorpresa. 05 GEN 2014