Federica Mogherini al Foglio Farnesina politica, una Nato aggressiva non serve a nulla con Putin Bonino chi? Sono le sedici e trenta quando Federica Mogherini arriva nel suo ufficio al primo piano della Farnesina per incontrare i cronisti del Foglio e per provare a spiegare attraverso una lunga chiacchierata con il nostro giornale quella che, con un sorriso, il ministro degli Esteri accetta di definire la dottrina Leopolda. La dottrina Leopolda è un insieme in cui Mogherini inserisce come in un grande shaker la posizione del governo italiano sul realismo politico, il dossier ucraino, il rapporto con Putin, sul futuro della Siria, l’interventismo dell’America, la sintonia con la Germania, il destino dell’Iraq, la dittatura della trasparenza, le conseguenze dei fenomeni alla Snowden. 19 APR 2014
Non solo Lucchini. La sfilata dei cavalieri bianchi e pataccari Sono decine i funzionari di esotiche aziende estere che in questi sei anni di recessione si sono presentati al ministero dello Sviluppo economico, dove si discutono le più rilevanti crisi aziendali d’Italia, con altisonanti piani industriali (farlocchi) e promesse (fallaci) di non licenziare nessuno. Ma un bluff come quello della Lucchini non si era ancora visto. Lunedì i tecnici del ministero hanno respinto l’assurda offerta d’acquisto dell’acciaieria più antica d’Italia da parte della holding tunisino-giordana Smc. Il progetto di investire la cifra monstre di tre miliardi di euro per rilevare gli impianti, salvare oltre duemila posti di lavoro, smaltire le scorie, tenere acceso l’anti economico altoforno di Piombino e costruire un polo alberghiero in Toscana era tutta una bufala. 26 MAR 2014
Bombe senza confini Ieri mattina a Beirut sono scoppiate due bombe in una zona affollata, nel sud della capitale libanese, vicino a un centro culturale iraniano: cinque morti, decine di feriti, l’ultima dimostrazione di forza di al Qaida che da mesi utilizza il Libano per colpire il nemico che sul campo combatte nella vicina Siria. Redazione 20 FEB 2014
Assad sarà ucciso da uno dei suoi Nel periodo precedente ai colloqui di pace Ginevra 2, circolava in modo insistente l’ipotesi che il gruppo dell’opposizione presente ai negoziati non avesse abbastanza leva e influenza fra le brigate ribelli presenti sul campo in Siria per poter raggiungere un qualsiasi accordo significativo (punto che è diventato irrilevante dal momento che i colloqui si sono conclusi senza il raggiungimento di un accordo di alcun genere). di Aboud Dandachi Redazione 12 FEB 2014
Fine della “neutralità” Così cresce il ruolo discreto di Israele nel sud della Siria Israele si tiene da parte con discrezione sulla questione della guerra siriana. Non ha chiesto di partecipare alla Conferenza di pace di Ginevra 2 – appena finita senza alcun risultato, come previsto – per timore che la sua presenza avrebbe polarizzato i negoziati, anche se naturalmente ha tutto l’interesse a capire come andrà a finire. 01 FEB 2014
I siriani ora rivali si sfiorano ai “talks”. L’amarezza di Ginevra La cercano ovunque, Bouthaina Shaaban, tra il Palazzo delle nazioni di Ginevra e il Grand Hotel Suiss Majestic (vista lago) che ospita la delegazione del governo di Damasco arrivata in città per i negoziati cosiddetti di “Ginevra 2”. La cercano perché è il volto più riconoscibile del regime di Bashar el Assad, con il rossetto impeccabile, un doppio giro di perle, la montatura leggera degli occhiali, le sopracciglia definite e scure delle donne del Levante, la pelliccia nera e la risposta pronta e affilata. Raineri Soltanto il 4 per cento delle armi chimiche ha lasciato la Siria 31 GEN 2014
Tu giochi, io ti spio Bugie e verità. Forse Barack Obama non ha mai letto le memorie di sir Winston Churchill, ma di sicuro lo scandalo delle intercettazioni gli ha insegnato che dire le bugie per sapere la verità è un’arma a doppio taglio. Dopo il Datagate, il presidente americano ha varato una non-riforma della National security agency (Nsa), l’agenzia di spionaggio delle attività all’estero. Un maquillage. Difficile conciliare sicurezza e privacy, impossibile spiare senza essere spiati. 30 GEN 2014
L’obiettivo di Mosca Putin traccia una “red line” che unisce Montreux a Sochi I francesi sono stati i primi a capire e hanno messo le mani avanti: la Conferenza di pace sulla Siria, apertasi ieri a Montreux, in Svizzera, serve a trovare “un’autorità di transizione dotata di poteri esecutivi”, ha detto il ministro degli Esteri di Parigi, Laurent Fabius. Tutto il resto, soprattutto quella lotta al terrorismo che il regime siriano si picca di portare avanti assieme ai suoi alleati, sul campo Hezbollah e nelle cancellerie Russia e Iran, è di secondaria importanza. 22 GEN 2014
La trappola di Ginevra 2 Il sindaco di Damasco, Bishr Sabban, si è fatto seguire dalle telecamere della tv di stato siriana, la settimana scorsa, mentre andava nel distretto di Barza, nella periferia della capitale, che ha subìto l’assedio delle forze del regime per quasi tutto il 2012 e che ha infine siglato una tregua perché i residenti stavano morendo di fame. L’80 per cento di Barza è andato distrutto sotto i bombardamenti dell’esercito del rais, Bashar el Assad, che da quasi più di un anno difende il suo palazzo, a Damasco, tenendo lontani a suon di “barrell bombs” i ribelli che avanzano. di Paola Peduzzi e Daniele Raineri Redazione 20 GEN 2014