Ostracismo e libertà Il diritto di manifestare liberamente e pacificamente è una pietra angolare della democrazia: deve essere difeso e garantito sempre, indipendentemente dal giudizio che si dà sui contenuti o sui promotori delle singole manifestazioni. Pertanto riteniamo grave e ingiustificato l’aver vietato il corteo del Blocco studentesco del 7 maggio, nonostante la distanza che ci separa da quella organizzazione e chiediamo che quel divieto venga tempestivamente revocato. Leggi la Piccola Posta di Adriano Sofri Redazione 05 MAG 2010
Guarda che Maxxi gallery Chi, a Roma, al quartiere Flaminio, risalisse via Guido Reni, venendo dal Tevere, e camminasse sul marciapiede di destra con il naso all’aria, attratto dalla imponente torre campanaria e dai mosaici scintillanti d’oro della cimasa della basilica (minore) della Santa Croce a via Flaminia, vedrebbe all’improvviso spuntare un cubo sghembo. Sandro Fusina 27 APR 2010
Il silenzio degli altri Se sull’atteggiamento pubblico di Pio XII il dibattito è sempre aperto, in attesa di una sistemazione storica definitiva, esiste invece un silenzio altrettanto grave, tombale, su cui molto in fretta è passata la mano di una frettolosa autoassoluzione. Inistere sul silenzio del Papa ha permesso una vera e propria rimozione: è come se tutti gli altri, a partire dagli intellettuali, avessero invece alzato la voce con chissà quale coraggio e continuità. 18 GEN 2010
L'allegra vecchiaia di madame L'Oréal Chère maman, ha scritto la figlia di Liliane Bettencourt, ti voglio talmente bene che devo proteggere la tua vulnerabilità e farti mettere sotto tutela. Mammina cara, una delle donne più ricche del mondo (ha ereditato dal padre L’Oréal), ha mandato al diavolo la figlia. Che, in effetti, è già abbastanza ricca per non doversi preoccupare dei Picasso e dei denari con cui la bella Bettencourt, quasi novantenne, vezzeggia da anni un fotografo affascinante e omosessuale, François-Marie Banier. 06 DIC 2009
“Comporre una morte”. E’ il titolo della storia del suicidio filosofico affidata da Tatafiore agli amici La donna in rivolta “Comporre una morte”: Roberta Tatafiore ( nella foto di Paola Agosti, terza da sinistra ) ha voluto intitolare così il memoriale spedito per posta a quattro amici poco prima di togliersi la vita. Spicca il richiamo simmetrico e contrario a “Comporre una vita”, il libro dell’antropologa Mary Bateson, uscito alla fine degli anni Novanta, nel quale si spiegava che nessun fallimento può piegare davvero una vita, perché il divenire e il superamento continuo degli accadimenti, attraverso la creatività umana, garantisce dallo scacco definitivo. Nicoletta Tiliacos 18 APR 2009