
(foto Ansa)
caos nelle aule
Università pro Pal. Il caso della docente di Firenze contestata. E a Genova il rettore denuncia i collettivi
Nell'ateneo fiorentino occupazione contro una docente che aveva espressioni posizioni contro l'antisemitismo. La solidarietà di Bernini al rettore Delfino
Avrebbe avuto nella sua attività da docente collaborazioni con atenei israeliani. E allora tanto è bastato agli studenti delle facoltà di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e spettacolo dell’Università di Firenze per contestare la professoressa Silvia Guetta, docente di Pedagogia generale e sociale nell’ateneo fiorentino. Ma in realtà nelle mire degli studenti fiorentini (erano circa 500 quelli che hanno sfilato per le vie del centro lunedì) ci sarebbe l’attività della docente, che negli ultimi mesi ha partecipato a progetti ed eventi contro l’antisemitismo. Alcuni dei quali specificamente rivolti ai dirigenti scolastici delle scuole superiori. E che nell’attività didattica universitaria ha previsto visite a luoghi di culto della città come la Sinagoga di Firenze.
Non è la prima volta che la docente (che all’interno dell’ateneo fiorentino insegna anche Pedagogia della pace e gestione dei conflitti) deve affrontare un clima ostile. A marzo del 2024 un gruppo di contestatori pro Pal irruppe durante la presentazione a Firenze del libro della giornalista Elisabetta Fiorito su Golda Meir, in cui Guetta faceva da semplice interlocutrice. Eppure la contestazione di lunedì aggiunge un tassello alla comprensione del clima di tensione e di intimidazione che si respira all’interno dell’ateneo fiorentino. A maggio 2024 una stella di David e alcuni insulti antisemiti vennero ritrovati sulla porta di un docente di Scienze giuridiche, all’interno del campus di Novoli. E allargando lo sguardo descrive bene quel che sta succedendo nelle altri atenei: ieri il rettore dell’Università di Genova Federico Delfino ha presentato una denuncia nei confronti di alcuni studenti per “interruzione di pubblico servizio” e “vilipendio di istituzioni”, dopo che il rettorato era stato occupato a oltranza e tutte le lezioni erano state sospese (con tanto di ostensione di foto dello stesso rettore e della ministra Bernini a mo’ di bersaglio). Una decisione, quella del rettore genovese, verso cui la ministra dell’Università e della Ricerca ha espresso sostegno e vicinanza. Ribadendo in un question time che il Mur valuterà caso per caso quando passare alle vie legali.

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