Aia, il pm negazionista del Covid denuncia il governo per "crimini contro l'umanità"

Luciano Capone

Angelo Giorgianni, il magistrato autore insieme al No vax Pasquale Bacco del libro che nega la pericolosità del virus elogiato da Gratteri, denuncia l’Italia alla Corte penale internazionale dell'Aia (e anche il Foglio)

C’è un magistrato che intende denunciare il Foglio, probabilmente per diffamazione, e il governo italiano per “crimini contro l’umanità” al Tribunale internazionale dell’Aia. Non esattamente in questo ordine, ma le due cose, a suo dire, sarebbero collegate. Parliamo di Angelo Giorgianni, magistrato della Corte di appello di Messina e già sottosegretario all’Interno nel governo Prodi, autore con Pasquale Bacco del libro “Strage di Stato. Le verità nascoste della Covid-19”. Come abbiamo ricordato ieri, il libro ha una prefazione del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che elogia gli autori del libro, entrambi noti negazionisti: ritengono il coronavirus “assolutamente banale” perché “non ha ucciso nessuno”; le mascherine dannose; i vaccini pericolosi (“Vogliono trasformarci in Ogm”, “Nel vaccino c’è acqua di fogna”, “potrebbe determinare la sterilità nell’uomo”). Infine pensano che sia in atto un “colpo di stato globale” dei poteri occulti (dice Bacco che nel mondo “comandano gli ebrei”).

 

Dopo il nostro articolo, che ha descritto queste teorie e riportato il contenuto della prefazione di Gratteri, Giorgianni ha annunciato azioni legali contro lo Stato italiano e questo giornale: “In qualità di Segretario generale dell’Organizzazione Mondiale per la Vita e di Presidente dell’associazione L’Eretico – scrive il magistrato – annuncio che a breve sarà rilasciato un comunicato ufficiale sulla denuncia presentata alla Corte Penale Internazionale in relazione ai crimini contro l’umanità che a nostro parere sarebbero stati commessi da vari governi nazionali ed anche da quello italiano”. La tesi, diffusa dai due autori e contenuta nel libro, è che i decessi occorsi durante la pandemia non sarebbero stati prodotti dal virus, che è “una banale influenza”, ma dalle cure sbagliate dei medici e dalle misure restrittive del governo. Cosa c’entra la denuncia per crimini contro l’umanità con il Foglio? “Avevamo ritenuto prudente e rispettoso per l’Istituzione Giudiziaria mantenere riservato il documento in quanto appena depositato al procuratore generale del Tribunale dell’Aja – spiega Giorgianni – ma l’attacco mediatico (del Foglio, ndr) di cui siamo stati oggetto proprio il giorno successivo all’invio dell’esposto per email Pec, rende a questo punto indispensabile che chiunque ne conosca i contenuti per farsi una propria idea sulla gravissima e delicata questione”. E’ solo un caso che l’articolo del Foglio sia uscito dopo l’invio segreto della denuncia per crimini contro l’umanità o è una reazione dei poteri occulti? Chi lo sa, bisogna indagare.

 

“Ai negazionisti di queste macroscopiche evidenze – sostiene il magistrato – piace chiamarci ‘complottisti’ anche se preferiremmo essere definiti con il nostro vero nome: complottologi. Perché stiamo studiando e denunciando l’intreccio di complotti di varie istituzioni nazionali e internazionali che ha reso devastante la pandemia”. La Corte penale internazionale saprà sicuramente valorizzare le intuizioni di Bacco e Giorgianni. D’altronde anche Gratteri nella prefazione scrive che gli interrogativi contenuti in “Strage di Stato” sono “degni di approfondimento nelle sedi competenti”. Probabilmente è anche sulla base di questa valutazione che Giorgianni ha denunciato l’Italia al tribunale dell’Aia.

Di più su questi argomenti:
  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali