Così l'Inghilterra approva i bambini Ogm

Giulio Meotti
Per la prima volta in Europa si manipola geneticamente un essere umano. 150 scienziati contro la deriva “eugenetica”.

Il nome della tecnica usata sembra uscita dal “Centro di incubazione e di condizionamento di Londra centrale” descritto nel “Mondo Nuovo”, il romanzo distopico di Aldous Huxley: Crispr, ovvero Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats.

 

Si elimina dal genoma di un essere vivente porzioni di Dna e le si sostituisce con altre. La Human Fertilisation and  Embryology Authority inglese ha dato il via libera al Francis Crick Institute a modificare geneticamente gli embrioni umani, gli “scarti”  provenienti da cliniche che utilizzano tecniche di fecondazione in vitro, per comprendere il processo cruciale nelle prime fasi di sviluppo. Gli scienziati inglesi vogliono “disattivare” alcuni geni e verificare cosa accade. Soltanto in Cina finora si era arrivati a tanto (la tecnica è bandita in tutta Europa, almeno per ora, visto che Londra è da sempre pioniera delle tecniche di manipolazione genetica).

 

Tutti gli embrioni utilizzati devono essere distrutti dopo due settimane e sarà illegale impiantarli in un utero. Per ora, la tecnica è a scopo di sperimentazione. Ma in futuro? Chi impedirà di usarla nelle tecniche di fecondazione? Il dottor David King, direttore del gruppo di controllo Human Genetics Alert, ha dichiarato: “Questa ricerca permetterà agli scienziati di affinare le tecniche per la creazione di bambini geneticamente modificati, e molti dei consulenti scientifici del governo hanno già deciso di essere a favore. Questo è il primo passo di un processo ben tracciato che porterà ai bambini Ogm”. Josephine Quintavalle, del gruppo Comment on Reproductive Ethics, ha accusato l’ente inglese che l’ha approvata di “arroganza”.

 

[**Video_box_2**]A novembre, anche 150 scienziati inglesi avevano invocato la messa al bando di questa ingegneria genetica senza precedenti. Questi scienziati hanno dichiarato che non c’è “nessuna giustificazione” per gli esseri umani geneticamente modificati e che la tecnica potrebbe portare a un mondo in cui la disuguaglianza e la discriminazione sono “iscritti sul genoma umano”. Tra loro ci sono il dottor Michael Antoniou del Kings College di Londra e Donna Dickinson, professore emerito di etica medica presso l'’Università di Londra. Ancora più duro Calum MacKellar, direttore del Consiglio scozzese per la Bioetica Umana: “E’ l’eugenetica condannata da tutte le società civili dopo la Seconda guerra mondiale”.

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  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.