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Editoriali
Nuovi guai dal trumpismo sanitario
Washington annulla un finanziamento di 590 milioni di dollari assegnato alla casa farmaceutica Moderna, mentre Kennedy Jr mina ulteriormente la fiducia verso gli organismi sanitari pubblici. La politica di danneggiamento dei vaccini continua, e il rischio contagio esiste
Prosegue la politica di danneggiamento dei vaccini negli Stati Uniti. Due le novità principali che ci arrivano da oltreoceano. L’amministrazione Trump ha deciso di annullare il contratto con la casa farmaceutica Moderna per lo sviluppo avanzato del vaccino contro l’influenzale aviaria H5N1, che comprendeva anche il diritto all’acquisto delle dosi. Lo ha reso noto la stessa Moderna nella serata di mercoledì, confermando la cancellazione del finanziamento di 590 milioni di dollari che era stato assegnato a gennaio dall’amministrazione Biden per sostenere lo sviluppo e i trial clinici di ulteriori cinque sottotipi influenzali. Viene così scartato uno degli strumenti più rapidi ed efficaci per affrontare un’eventuale epidemia di influenza aviaria. L’influenza aviaria ha già colpito 70 persone, principalmente addetti agricoli, nell’ultimo anno negli Stati Uniti. Inoltre, il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha annunciato la fine delle raccomandazioni sui vaccini anti-Covid per bambini sani e donne in gravidanza, suscitando sconcerto e confusione tra i funzionari dei Cdc che hanno appreso della decisione solo attraverso un video pubblicato su X.
Eppure, solo pochi giorni prima, l’Ente regolatorio degli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (Fda) aveva ribadito le proprie indicazioni in un articolo sul New England Journal of Medicine raccomandando i vaccini soprattutto per le persone over 65 e i soggetti a rischio di forme gravi di malattia, includendo proprio le donne in gravidanza tra le categorie a rischio. Oltre ad alimentare confusione, la decisione di Kennedy Jr. mina ulteriormente la fiducia delle persone nei confronti dei vaccini e rischia di renderli meno disponibili visto che la copertura assicurativa negli Stati Uniti dipende dal riconoscimento ufficiale di queste linee guida sulle categorie alle quali il vaccino viene raccomandato. L’ennesima mossa che sembra inserirsi in un contesto più ampio di sfiducia verso gli organismi sanitari pubblici e che rischia di alimentare ulteriormente un clima di disinformazione e incertezza.


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