La variante Delta fa crescere i ricoveri. I dati del monitoraggio

I primi effetti della variante indiana sugli ospedali: terapie intensive al 3,7 per cento e reparti ordinari al 5,2. "Vaccinare e tracciare" restano le raccomandazioni di Iss e ministero della Salute 

Redazione

Con i dati della pandemia in crescita ma ancora sotto controllo, l'Italia ha potuto avere il suo Ferragosto bianco, inteso come colore con cui sono state etichettate le regioni in base al rischio di contagio legato al Covid-19. Lo scorso venerdì i tassi di ospedalizzazione si sono fermati sotto le soglie d'allerta, evitando così cambi di colore, ma i numeri dei ricoveri sono in crescita e il prossimo 22 agosto - giorno in cui saranno resi noti i nuovi dati del monitoraggio - la Sicilia potrebbe diventare gialla. 

 

Venerdì scorso l'incidenza settimanale ha registrato un nuovo aumento, con 73 nuovi casi ogni 100 mila abitanti (il periodo di riferimento è quello che va 2 all'8 agosto)contro i 68 casi della settimana precedente. Al contrario, il monitoraggio segna un calo dell'indice di trasmissibilià Rt, che scende a 1,27 (era stimato a 1,56 nello scorso rilevamento).

 

"La circolazione della variante Delta è largamente prevalente in Italia", hanno ribadito i tecnici del ministero, che nel documento invitano a "realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale".


A livello nazionale l'impatto della variante Delta è ancora "limitato", ma i numeri che arrivano dagli ospedali non consentono di abbassare la guardia: nessuna nessuna regione o provincia autonoma supera la soglie critiche, tuttavia "il tasso di occupazione in terapia intensiva è in leggero aumento al 3,7 per cento", secondo i dati del documento pubblicato venerdì scorso, "con il numero di persone ricoverate in aumento da 258 del 3 agosto a 322 del 10 agosto. L'occupazione delle aree mediche sale  al 5,2 per cento".  In questo caso il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 2.196 del 3 agosto a 2.880 del 10 agosto.

 

A livello locale tutte le regioni sono classificate a rischio moderato, ma nel documento della scorsa settimana non sono inclusi gli ultimi sviluppi che riguardano Sicilia e Sardegna, dove i contagi e le ospedalizzazioni in aumento avvicinano l'ipotesi di un passaggio in zona gialla. Fanno eccezione il Lazio e le province autonome di Bolzano e Trento, dove il rischio è considerato basso. 

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