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Roma Capoccia

A Santa Cecilia anche i più piccoli hanno la loro stagione di musica

Mario Leone

Si parte il 19 ottobre con "Al ritmo delle Valchirie", un’esperienza interattiva che combina musica, movimento e arte, ispirata alla storia e alle musiche dell’opera wagneriana. E poi ci sono i grandi solisti che hanno dato la loro disponibilità a coinvolgersi nella programmazione “young”

Il valore di una stagione musicale si misura anche dall’attenzione che riserva ai più giovani. Fondamentale è pensare iniziative che non siano i soliti biglietti a costi ridotti o spettacoli un po’ rinsecchiti. Ripartire dalle giovani leve significa, in termini puramente economici, ricostruire un pubblico per la “classica” in un momento in cui l’età media nelle sale da concerto è molto elevata. Leonard Bernstein è stato uno dei grandi sostenitori dell’educazione musicale, al punto da farne una missione di vita, poi declinata in un programma televisivo e in un libro di successo. E’ una presa di coscienza che tutte le istituzioni musicali dovrebbero fare propria: viviamo tempi complessi in cui i giovani sono spesso accusati di apatia, interessati solo al cellulare, alla tv o ai pomeriggi trascorsi negli ipermercati.. Offrire una proposta musicale di spessore, affascinante e specifica per le diverse fasce d’età è quindi doveroso. Lo sanno bene all’Accademia nazionale di Santa Cecilia, dove, con l’avvio della nuova stagione, si rinnova il progetto “Tutti a Santa Cecilia” (sul sito web dell’Accademia il programma completo). Negli anni passati il progetto ha accolto in Auditorium circa 30 mila tra piccoli e adulti e ne ha intercettati molti altri in rete con “Online for kids”, una serie di videoclip didattici meritevole del Premio Abbiati. Quello che sta per partire è un programma didattico-divulgativo, pensato dagli esperti del settore educational: coinvolgerà migliaia di studentesse e studenti, insegnanti e famiglie.

 

La parola d’ordine è “fare esperienza della musica”: coinvolgere attivamente ogni singolo partecipante, dimostrando che la musica non è appannaggio di pochi ma un talento rinvenibile in ciascuno di noi. Tutte le componenti musicali dell’Accademia saranno a disposizione del pubblico, con percorsi pensati per fasce d’età, proposte in cartellone e programmi ideati ad hoc che si realizzeranno nelle diverse sale del Parco della Musica. Il cartellone parte con “Al ritmo delle Valchirie” (19 ottobre), un’esperienza interattiva che combina musica, movimento e arte, ispirata alla storia e alle musiche dell’opera wagneriana che, di lì a pochi giorni, inaugurerà la stagione sinfonica ceciliana. Affascinanti sono i laboratori per bambini da 0 a 2 anni e le attività dedicate alle donne in gravidanza (nei mesi di novembre, marzo e maggio). E poi ci sono i grandi solisti che hanno dato la loro disponibilità a coinvolgersi nella programmazione “young”: Andrea Oliva (primo flauto dell’Orchestra) terrà una masterclass per le scuole medie a indirizzo musicale (il 17 marzo 2026); il pianista Michele Campanella (25 gennaio) e il violoncellista Giovanni Sollima (12 e 13 aprile) suoneranno con la JuniOrchestra per un pubblico di bambini di dieci anni. Ci saranno inoltre prove d’ascolto, visite al Musa (Museo degli strumenti musicali dell’Accademia) e incontri di musica e letteratura oltre alle “Domeniche a Santa Cecilia” immancabile format di questi ultimi anni.