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Insta-Gualtieri
Cosa c'è dietro la primavera social di Gualtieri
I “segreti” della sua macchina di comunicazione nel post di Daniele Cinà, responsabile della comunicazione social del sindaco
Sono lontani i tempi in cui l’attore Alessandro Gassmann faceva pubblica confessione di stizza contro il sindaco Roberto Gualtieri: “E’ un muro di gomma, votarlo è stato un errore”. Era il 2023, la città pullulava di cantieri e Gassmann, fissato con manutenzione e pulizia, consumava così il suo voltafaccia. Ma oggi, nel bel mezzo del 2025, Gualtieri è non soltanto in rapporto di reciproca, pubblica stima con Lorenzo Jovanotti. Dopo mesi di palestra social in cui dialoga da Instagram su sfondo di nuovi assunti Ama, incendi domati a Testaccio e siti inaugurati di cantieri finalmente chiusi, infatti, il sindaco si trova a vivere una sorta di primavera mediatica, riconosciuta anche da Carlo Verdone, con cui, due settimane fa, si è scambiato i ruoli durante un evento di Fondazione Roma, con l’attore (potenziale candidato sindaco baciato dai sondaggi in “Vita da Carlo”) che loda Gualtieri per le doti istrioniche nei video postati in quantità, e con il primo cittadino che si mette a duettare a suon chitarra e batteria. Ma a che cosa si deve la metamorfosi percettiva? La risposta arriva direttamente dal cuore della macchina del sindaco: ecco Daniele Cinà, responsabile della comunicazione social di Gualtieri, che, in un post, risponde ai molti che gli scrivono per complimentarsi: “Non c’è nessun segreto. Solo duro, lavoro, strategia e tanta responsabilità: comunicare un sindaco oggi significa muoversi su un filo sottile. Ogni parola pesa. Persino il silenzio diventa un messaggio, come abbiamo deciso di fare proprio in questi giorni di lutto per la scomparsa di Papa Francesco”. Modestia a parte: sono pur sempre “venti milioni di visualizzazioni al mese”, scrive Cinà. Non ci si può permettere di “essere freddi” nella comunicazione istituzionale. E il portavoce del sindaco, Luigi Coldagelli, in un’intervista alla rivista “Visiva” (Santorocomunicare) racconta la “sfida complessa e cruciale” di una comunicazione istituzionale che “non è più solo supporto alla gestione amministrativa, ma strumento strategico per informare, coinvolgere e costruire fiducia”. “L’obiettivo”, dice Coldagelli, è quello di “garantire trasparenza, accessibilità e partecipazione”, in un momento in cui “l’analisi dei big data, la georeferenziazione delle informazioni e l’intelligenza artificiale stanno cambiando il modo in cui le istituzioni interagiscono con i cittadini”. E il Gualtieri sorridente su Instagram oggi che cosa dice? Intanto, si è messo avanti col programma.