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Meloniani al voto di giugno

Così i meloniani provano ad ampliare i consensi a Roma e nel Lazio

Marianna Rizzini

La campagna elettorale di Fratelli d'Italia per le europee, dai “morotei” benedetti da Arianna al Piper Club. Ovunque la parola d’ordine è: “Mobilitazione” a tutto tondo

Il punto di arrivo è il primo di giugno, il giorno in cui la premier Giorgia Meloni terrà il comizio conclusivo della campagna elettorale del centrodestra per le Europee. Il percorso, però, a Roma e nel Lazio, è costellato per il partito della premier da varie iniziative volte ad ampliare i consensi in tutte le direzioni, anche verso un elettorato tradizionalmente più moderato. E’ il caso dei cosiddetti “morotei” per Meloni, informale denominazione per un gruppo attivo a Roma anche nel ricordo dello storico esponente dc Raniero Benedetto, la cui scomparsa, l’estate scorsa, è stata occasione per una ridefinizione di un’area cattolica moderata nel centrodestra meloniano. Antonello Aurigemma, presidente d’Aula in regione per FdI, aveva speso parole di elogio per Benedetto, negli anni Settanta e Ottanta catalizzatore di preferenze, mentre si avvicinava all’alveo meloniano il movimento dei “Moderati” di Enrico Fabbro, in ottimi rapporti con Aurigemma stesso. E proprio Fabbro, il 30 maggio, con “Confronto”, associazione moderata di ispirazione cristiana, ha annunciato il sostegno a FdI, al punto da presentare alla Domus Sessoriana, storica sede dei suddetti “moderati”, la candidatura di Stefano Tozzi, con la partecipazione dell’altra Meloni: Arianna, sorella di Giorgia e deus ex machina della campagna elettorale di FdI. Per il gruppo è una sorta di benedizione, e c’è chi in FdI fa i calcoli (della serie: quanti voti porteranno?).

Intanto, in tutto il territorio laziale, si procede, nel partito della premier, partendo da una terzina di candidati da sostenere nelle varie aree, con il terzo nome candidato in un’altra regione dell’Italia centrale. A Roma, per esempio, lunedì 27, lo stesso Aurigemma (con Laura Corrotti e i vertici provinciali e regionali di FdI, tra cui Marco Perissa, Paolo Trancassini e l’assessore Gianluca Righini), sosterrà il trittico Giorgia Meloni-Francesco Torselli-Marco Squarta, con Squarta candidato in Umbria. L’idea, scrive Aurigemma, è quella di “affermare la forza e la coesione della comunità di FdI per rafforzare il ruolo del partito nei Conservatori europei guidati dalla premier”.

La parola d’ordine è: “Mobilitazione” a tutto tondo, vista “l’importanza strategica della consultazione europea per la prossima maggioranza di governo a Bruxelles”. Il luogo è evocativo, ma anche straniante: al Piper, negli anni Sessanta, cantava una trasgressiva Patty Pravo. 
 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.