Roma Capoccia

Il Campidoglio vuole delocalizzare il campo rom di via Candoni, ma il prefetto frena

Gianluca De Rosa

Dopo l'incendio del 12 gennaio l'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè chiede di spostare il campo "troppo pericoloso" vicino al deposito dell'Atac. Intanto la prossima settimana il questore farà un sopralluogo

Il campo rom di via Candoni, periferia estrema a sud di Corviale, è da tempo al centro della polemica politica. In tempi non sospetti, c’era la campagna elettorale per il Campidoglio, da queste parti fece più di una comparsata anche Matteo Salvini. La particolarità del campo è questa: è accanto a un enorme deposito dell’Atac e i suoi abitanti si divertono a danneggiare le vetture e terrorizzare gli autisti. Sassaiole, tiri a segno con i fucili a piombini, la convivenza insomma non è felice. Il Campidoglio ha quantificato, tra corse perse e danneggiamenti, perdite per cinque milioni di euro.


“Nel 2022 ci sono stati 23 episodi, solo a gennaio altri sette, è una situazione pericolosa”, dice Eugenio Patanè, assessore capitolino alla Mobilità che nelle scorse settimane ha chiesto la chiusura del campo. Impossibile, gli ha spiegato la collega di giunta con la delega alle Politiche sociali Barbara Funari che lavora al superamento dei campi attraverso soluzioni abitative alternative, ma serve tempo. Un tempo indeterminato. L’incendio dello scorso 12 gennaio, che ha lambito il gasdotto che passa al confine tra il campo e il deposito, ha convinto Patanè che invece la questione è troppo urgente per attendere. “L’incendio di materiale plastico era proprio sopra i tubi, senza un intervento immediato dei vigili del fuoco, anche considerando che all’interno del deposito ci sono migliaia di litri di gasolio, sarebbe stato un disastro”, dice. La richiesta che ieri ha portato al prefetto di Roma Bruno Frattasi insieme all’assessora alla sicurezza Monica Lucarelli è stata di delocalizzare il campo in attesa del suo superamento. In sostanza, spostarlo. Il prefetto ha convenuto sui rischi, ma ha anche sottolineato che l’area eventuale deve essere scelta con cura. “Bisogna evitare – ha spiegato – di risolvere un problema creandone un altro”. Intanto sono state stabilite alcune misure immediate. La prossima settimana l’assessore farà insieme al questore Carmine Belfiore un sopralluogo a via Candoni. Poi saranno riattivate e riposizionate le telecamere esterne, mentre si lavora anche alla realizzazione di barriere che proteggano gli auotbus parcheggiati dalle sassaiole.


C’è anche un mistero che riguarda i numeri. Secondo il Campidoglio all’interno vivrebbero circa 800 persone, ma dagli ultimi rilevamenti effettuati i presenti erano solo 352. “Quel che è certo – dice l’assessore – è che anche la presenza della municipale h24 non ha funzionato, la delocalizzione è l’unica soluzione per la sicurezza”.

Di più su questi argomenti: