Roma Capoccia

Estate a Capalbio, tra cotte per Draghi ed elezioni alle porte

Gianluca Roselli

In spiaggia si è tornato a parlare di politica, anche se di ministri e uomini di sottogoverno ancora non se ne sono visti

“Mario Draghi qui piace molto, almeno a sentire le chiacchiere che si fanno tra la spiaggia e il bar. Meglio questo governo del precedente. Dopo almeno tre stagioni in cui si preferiva non parlare di politica, ora è tornato un argomento di conversazione”. Per capire che aria tira a Capalbio è d’obbligo partire dall’Ultima Spiaggia. A parlare è uno dei quattro soci dello stabilimento, Riccardo Manfredi, sempre attento a captare i gusti, anche politici, della clientela. “No, di ministri e uomini di sottogoverno ancora non ne abbiamo visti, ma la stagione è appena iniziata…”, aggiunge. Si vedeva spesso, tra i volti nuovi, Mara Carfagna, che però ora ha avuto una bambina. Dicono che sia passato Antonio Funiciello, ma senza essere riconosciuto dai più. Pure Mario Draghi non è solito frequentare, d’altronde ha casa a Lavinio, dalle parti di Anzio. Però ecco, il premier sarebbe il “benvenuto” laddove Giuseppe Conte magari sarebbe stato solo “sopportato”. “Ma lui era tanto caruccio, era il resto della banda a essere imbarazzante”, butta lì una dama romana che vuol mantenere l’anonimato. Comunque non c’è pericolo visto che l’ex premier è uno da Circeo (habitué del Punta Rossa di San Felice), luogo qui sideralmente lontanissimo visto che l’unico paragone ammesso è con la Versilia.

Capalbio, così come la Maremma tutta, si prepara a un’altra estate di gran pieno. Le case sono già tutte affittate e pure di camere negli agriturismi è rimasto quasi nulla. Il Comune ha confermato le direttive del 2020, concedendo ai ristoratori spazio esterno quasi illimitato. “Perché Covid e lockdown hanno colpito duro e gli imprenditori vanno sostenuti”, spiega il vicesindaco Giuseppe Ranieri. I tavolini di un ristorante su quasi metà di piazza Magenta  stanno generando malumori tra i proprietari di seconde case. “E’ un’occupazione intollerabile: rivogliamo indietro la piazza! Capalbio è molto di più che un ristorante a cielo aperto…”, sono le lamentele.

Vedremo, di sicuro piazza Magenta non sarà più l’unica location delle attività culturali: quest’anno è stato inaugurato un nuovo spazio recuperando l’anfiteatro del Leccio, dove per ora ci stanno 80 persone ma ne può ospitare fino a 190.

Come nel 2020, ci sono poi la piazza della Chiesa a Borgo Carige e Capalbio scalo. Ma eventi si terranno pure nelle suggestive location delle cantine, come Monteverro. Il programma è stato messo a punto dalla Fondazione Capalbio grazie al lavoro della sua presidente, Maria Concetta Monaci, da sempre anche gallerista nel “suo” Frantoio, e proprio domani ci sarà l’evento clou: l’inaugurazione, alle 19, della mostra Il luogo dei sogni: il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle (fino al 3 novembre), con opere dell’artista francese per la prima volta fuori dal giardino. “Per il programma culturale ci siamo ispirati ai temi cari a Niki come l’ambientalismo, le donne, il pacifismo, la creatività non convenzionale. E’ stata lei il nostro fil rouge”, afferma Monaci. Da non perdere, ad agosto, due serate con Danilo Rea. Dal 27 luglio al 3 agosto c’è Capalbio Libri e, a fine mese, il Premio Capalbio. Più molto altro con teatro, cinema e letture. “Va bene tutto, ma manca il Festival dei Corti che si faceva a luglio e che dava quel tocco d’internazionalità, con giovani registi da tutta Europa”, dice Mauro Luchetti, presidente dell’agenzia di comunicazione Hdrà. “Ci sono molte più persone stanziali, che allungano il week end o lavorano da qui tutta la settimana. E questo mette in moto energie. Dove sto io, però, la rete funziona male”, aggiunge. “Vedo in giro una gran voglia di vivere. Sono tornati i giovani e c’è più gente dal Nord. I milanesi invidiano molto ai romani in luogo così bello e ancora selvaggio a un’ora e mezza dalla città”, fa notare Chicco Testa. Si rivedono anche gli stranieri, specie francesi.

Chi torna avrà qualche sorpresa, come i nuovi cassonetti (un po’ bruttini) per la raccolta differenziata, con tanto di tessera magnetica (da gennaio). A ottobre, invece, si vota in anticipo, per la prematura scomparsa dell’ex sindaco Settimio Bianciardi, colpito da un malore durante una battuta di caccia. Candidato sarà l’attuale assessore al Turismo, Gianfranco Chelini, che guiderà la lista civica Adesso per Capalbio. Poi ci sarà il centrodestra con Valerio Lanzillo (alle Europee la Lega sfondò col 47,2 per cento) e il centrosinistra con Alessio Teodoli. “Ma qui più che i partiti conta la buona amministrazione”, sostiene Chelini. Staremo a vedere.

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