Foto di Simone Ramella via Flickr

I nuovi alberi di Montanari e il problema del verde di Roma

Nathalie Naim

L'assessore all’Ambiente del comune informa che verranno piantati 12.000 alberi per creare due foreste urbane a Centocelle e Tor sapienza. I problemi però rimangono

Con un comunicato la sindaca e l’assessore all’Ambiente del comune, Pinuccia Montanari, ci informano che il 9 novembre verranno piantati 12.000 alberi per creare due foreste urbane a Centocelle e Tor sapienza, alberi che verrebbero poi mantenuti da volontari. Nel frattempo è in atto il solito appaltone, circa 4 milioni di euro, che tutti i sindaci che si succedono varano per la verifica della sicurezza, e conseguenti abbattimenti, su circa 80.000 alberi della città. Anche Alemanno a seguito dei feroci abbattimenti aveva annunciato la piantumazione di 6.700 piante, che poi, minuscole, furono messe per lo più nello spartitraffico della Cristoforo Colombo e morirono tutte di sete e incuria. E’ da decenni che si taglia ma non si ripiantano più come sarebbe obbligatorio gli alberi pubblici che vengono abbattuti a migliaia ogni anno. Eppure è sempre obbligatorio, in particolare per le essenze, tutte vincolate, di parchi, giardini e alberate storiche. Il patrimonio verde della città, stimato ogni volta a 300.000 esemplari, per forza di cose si è molto assottigliato, e forse in queste stime sono incluse anche le ceppaie degli alberi tagliati.

 

Sono infatti sotto gli occhi di tutti i tristi moncherini che ovunque punteggiano vie e aree verdi usati come cestini per la spazzatura. Secondo il servizio giardini sono 15.000 gli alberi mancanti, ma i conti non tornano, negli elenchi mancano centinaia di alberi che diventano fantasmi e spariscono per sempre. I giardini storici sono spennacchiati, le vie dei vari quartieri sono sempre più tristi, soprattutto l’estate. Il paesaggio di Roma, da sempre caratterizzato da grandi alberature, pini, palme, platani, lecci, che accompagnano e fanno da sfondo a monumenti piazze e quartieri, ogni anno si fa più evanescente.

 

Ci saremmo aspettati quindi a fronte delle continue richieste, di essere rassicurati che gli alberi tagliati ora e negli scorsi anni sarebbero stati ripiantati come dovuto e manutenuti dal servizio competente del comune.

 

Ci saremmo aspettati anche di essere rassicurati che si sarebbe investito su cure e tutela: la maggior parte degli alberi come dichiarato dalla stessa assessora vengono persi a causa di lavori stradali e scavi illegali che amputano l’apparato radicale e da due anni non si fanno interventi antiparassitari obbligatori per legge.

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